PROF 31ENNE MORTA DOPO IL VACCINO. Ma Draghi scherza sui Sieri “Acqua di Fogna”. Attacco mediatico ai magistrati Giorgianni e Gratteri

PROF 31ENNE MORTA DOPO IL VACCINO. Ma Draghi scherza sui Sieri “Acqua di Fogna”. Attacco mediatico ai magistrati Giorgianni e Gratteri

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Sceneggiata a Palazzo Chigi tra la cronista
del quotidiano critico contro Gratteri
e il Presidente del Consiglio
sul libro di Bacco e Giorgianni “Strage di Stato”

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Mentre in Italia negli ultimi giorni si sono registrate altre misteriose morti tra persone appena vaccinate, tra cui una giovane insegnante di soli 31 anni in perfetta salute a Ischia, il premier italiano Mario Draghi scherza e ride inciampando sui sieri “acqua di fogna” come li definì il medico legale napoletano Pasquale Bacco alcune settimane orsono in una trasmissione de LA 7.

Prima di riferire dei decessi, è bene analizzare il siparietto tragicomico inscenato dal Presidente del Consiglio su istigazione di una giornalista del Riformista aveva tutto il sapore di una sceneggiatura già preparata per ridicolizzare e minimizzare quegli assunti fondati su evidenze scientifiche tali da non essere contestabili. Senza correre il rischio di spalancare una voragine di dubbi nella gestione dell’emergenza Covid-19, nella necessità dei lockdowns per contenere una pandemia ormai molto contagiosa solo in virtù dei tamponi, e, soprattutto, di innescare una discussione sui vaccini, autorizzati in via sperimentale e, pertanto, intrinsicamente privi di una totale sicurezza.

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Ma per farlo bisogna analizzare questa sorta di “manipolazione informativa” come uno degli ultimi capitoli degli attacchi mediatici che in settimana hanno cercato di travolgere la specchiata onorabilità di due dei grandi leader della protesta sociale avviata in risposta ad asfissianti misure di restrizione, isolamento e devastazione del sistema sanitario ed economico adottate prima dal governo di Giuseppe Conte (Partito Democratico e Movimento 5Stelle).

Provvedimenti poi proseguiti sulla stessa china da Draghi (sostenuto in aggiunta da Forza Italia, Lega, Leu, Europa +, e quasi tutti gli schieramenti parlamentari ad eccezione di Fratelli d’Italia) secondo i desiderata del Presidente della Repubblica Mattarella che ha incoraggiato la riconferma del Ministro della Salute Roberto Speranza nonostante colossali errori, alcuni dei quali al vaglio della Procura della Repubblica di Roma, dove è indagato, e di quella di Bergamo (dove è stato per ora sentito solo come persona informata sui fatti).

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Il magistrato Angelo Giorgianni (giudice civile a Messina) e il dottor Bacco (medico legale per varie Procure della Repubblica in Puglia) prima hanno fondato l’associazione L’Eretico per denunciare le macroscopiche pecche governative sulla mancanza di un piano pandemico aggiornato, sugli errori di diagnosi e terapie efficaci ignorate con conseguenze letali e sui tamponi inaffidabili quali pilastro dell’architettura dei lockdown.

Poi hanno scritto il libro a quattro mani Strage di Stato, pubblicato a dicembre, infine hanno attinto ai contenuti del manoscritto, alla bibliografia ed alla lettura scientifica in esso contenuta per depositare una denuncia alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità in riferimento ai trattamenti inumani da tortura psicologica derivanti per la popolazione dai lockdown.

Ulteriore autorevolezza al libro è stata conferita dalla prefazione del dottor Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, noto magistrato in lotta contro la ‘Ndrangheta e le sue collusioni con politica e massoneria, già coautore con Antonio Nicaso del libro “Ossigeno illegale: Come le mafie approfitteranno dell’emergenza Covid-19 per radicarsi nel territorio italiano”.

 

LA TARDIVA POLEMICA SU GRATTERI E GIORGIANNI

Fino a qualche giorno fa i media italiani non si erano accorti di questa collaborazione letteraria nonostante il libro sia ormai “vecchio” di più di tre mesi. Ma in settimana prima Il Foglio e poi Il Fatto Quotidiano hanno scatenato una ben artefatta polemica sull’imbarazzante presenza del magistrato antimafia accanto a Giorgianni e Bacco, arbitrariamente dipinti come negazionisti perché, corroborati da una notevole mole di studi scientifici, hanno sostenuto che la mortalità e letalità del virus non fossero più elevate come nella primavera del 2020 quando le cure adeguate non si conoscevano o furono arcanamente ignorate…

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In un precedente articolo abbiamo già espresso le opinioni del magistrato siciliano, presidente dell’associazione L’Eretico e segretario generale dell’Organizzazione Mondiale per la Vita (OMV), perciò ogni liquidiamo la questione con una frase attinta dal bellissimo articolo scritto dall’avvocatessa Carla De Cesare per OMV News dal titolo assai eloquente: “Scredita et Impera: ovvero l’uso improprio del termine negazionista”.

«Ebbene, nell’articolo in questione (Il Foglio del 25-3-2021) ciò che andrebbe dimostrato, ossia che il medico Dr. Bacco ed il Magistrato Dr. Giorgianni siano “due dei peggiori negazionisti del Covid, antivaccinisti e diffusori di pericolose fake news”, viene dato per scontato. Partendo da questo assunto, il redattore imposta la costruzione a sostegno della sua accusa (infondata nel merito) utilizzando delle frasi d’effetto, denigratorie, sparpagliandole qua e là nel suo articolo. Il quadro dipinto è quello di due deliranti. Per la proprietà transitiva, se deliranti sono gli autori del libro, delirante è anche chi ne ha scritto la prefazione. Ebbene il libro in questione è: “Strage di stato: le verità nascoste della Covid 19”».

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Perché dopo tre mesi un giornalista del Foglio si è destato dal torpore scoprendo un connubio ritenuto surrettiziamente e inopportunamente imbarazzante? Semplice: perché si era nell’imminenza di una conferenza in diretta Facebook fissata per sabato 27 marzo tra Giorgianni, Gratteri e Bacco sul tema “Covid-19: emergenza democratica e mafiosa?”. In qualche modo il mefitico polverone ha ottenuto un temporaneo parziale effetto poiché Giorgianni, onde evitare di coinvolgere Gratteri in polemiche pretestuose, ha preferito che rinunciasse alla partecipazione. Ciò è accaduto proprio a pochi giorni dal deposito della denuncia all’Aja contro il governo italiano.

Ma siccome l’intellighenzia politica e il mainstream giornalistico venerdì non potevano sapere dell’annullamento ecco la velata allusione ad uno scandalo, del tutto costruito da media manipolatori, approdare a Palazzo Chigi per il siparietto tra Draghi e la cronista del Riformista. Non possiamo dubitare della buona fede della collega ma non va taciuto che tale quotidiano (di proprietà dell’imprenditore Alfredo Romeo arrestato nel 2017 e oggi sotto processo per presunte tangenti nell’ambito della sanità e del maxi-appalto Consip) negli ultimi mesi ha fatto una pesante campagna di fuoco nei confronti del procuratore Gratteri per la sua maxi-inchiesta Rinascita Scott.

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In tale indagine nel dicembre 2019 furono arrestate 334 persone (e quasi tutte sono ora sotto processo) tra esponenti della ‘Ndrangheta e politici come l’avvocato ed parlamentare Giancarlo Pittelli, intercettato mentre sosteneva che «Il rito scozzese ti apre le strade e le autostrade mondiali» in riferimento al Rito Scozzese Antico Accettato della Massoneria, che culmina nel Supremo Consiglio, tra cui quello di Palermo dove sarebbe stato iscritto anche Nino Salvo, fatto arrestare per gli affari di Cosa Nostra dal compianto giudice Giovanni Falcone.

Il Riformista ha ripetutamente preso le difese dell’avvocato Pittelli, tenuto a lungo in carcere in Sardegna, attaccando Gratteri che oggi i giornali scoprono con sospetto ritardo essere l’autore della prefazione del libro Strage di Stato. Ecco perché la domanda capziosa della giornalista di tale quotidiano non è ambigua soltanto per il modo in cui è stata posta quando ha chiesto al presidente del Consiglio un parere sul libro scritto da “un magistrato della Corte d’Appello di Messina” in cui si definiscono i vaccini “acqua di fogna” (link video sotto).

 

SUPERFICIALITA’ E IGNORANZA POLITICA SUI VACCINI

In un istante l’affermazione di un medico legale esperto di virologia come Bacco viene “addebitata” ad un giudice fornendo al premier Draghi l’assist per replicare con una risatina “M’avesse detto uno scienziato forse l’avrei letto…”. Quindi il presidente del Consiglio risponde sui vaccini obbligatori per medici e infermieri (di cui riferiremo in un altro reportage). Infine, nuovamente sollecitato dal vociare dei giornalisti, ritorna sulla questione cercando di dirimerla ma finendo per scherzare con assoluta superficialità su un tema serio come quello dei vaccini.

 

«Pensavo di averle risposto, fossero eminenti virologi oppure epidemiologi, oppure matematici specializzati nell’epidemia forse… Non l’avrei letto perché non ci avrei capito niente» è la replica a metà tra il serio ed il faceto del premier che ammette l’ignoranza nel campo della virologia ma forse si scorda che il Ministro della Salute Roberto Speranza è laureato in scienze politiche con nessuna esperienza di medicina. Mentre il Comitato Tecnico Scientifico degli esperti del Coverno è stato censurato dalla prestigiosa rivista scientifica Nature.

«Il principale organo consultivo sulla pandemia in Italia ha esperti di alto livello in molti campi ma è privo di figure che, in questa fase, sarebbero cruciali. La prestigiosa rivista scientifica “Nature” fa a pezzi il Cts italiano ma soprattutto, in un articolo che parla del ruolo del Comitato di esperti, viene delineato uno spaccato desolante delle capacità italiane di affrontare il coronavirus» ha scritto Il Tempo in riferimento al problema della chiusura delle scuole e all’assenza di psicologi e psichiatri nel CTS, in grado di capire la ricaduta dei disagi da lockdowns denunciati proprio dall’esposto di Giorgianni al Tribunale dell’Aja.

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“L’Italia – scrive Nature – sequenzia attualmente 1,3 campioni di virus ogni 1000, e impiega un tempo medio di circa due mesi per caricare i dati in archivi pubblici come Gisaid. È una delle prestazioni peggiori al mondo. Al confronto, il Regno Unito sequenzia quasi 40 volte più campioni, con un tempo medio di caricamento pari a 21 giorni”. Ed infine aggiunge il quotidiano Il Tempo: “Il coordinatore del CTS, Antonio Miozzo – denuncia la rivista scientifica – non ha risposto alle richieste di commenti di Nature Italy”.

Alla luce di questa manifesta ignoranza dei politici e sospetta scarsa competenza dei tecnici come è possibile credere che la segnalata pericolosità dei vaccini, rilevata da ricercatori cinesi come dal virologo di fama mondiale Luc Montagnier (già vincitore del premio Nobel per la Medicina) e dalla sua collega italia Maria Rita Gismondo, in perfetta sintonia con il medico legale Pasquale Bacco, non sia da prendere in alcuna considerazione e che il mantra della “nessuna correlazione” tra inoculazione del siero e morti sospette non necessiti di adeguati approfondimenti scientifici?

 

GIOVANE INSEGNANTE MORTA SEBBENE IN PERFETTA SALUTE

I risultati sono purtroppo ben evidenti dalle cronache quotidiane sui vaccinati misteriosamente morti sebbene in perfetta salute . «Grave lutto nel mondo della scuola, è morta all’Ospedale Cardarelli di Napoli Ilaria Pappa, 31 anni, giovani professoressa dell’Istituto Mennella di Ischia. Stando a quanto riporta il quotidiano locale isolano TeleIschia, la giovanissima docente sarebbe deceduta per una trombo-embolia. La professoressa era napoletana, ma da qualche tempo, dopo il matrimonio, si era trasferita a Procida» ha scritto PiùDonna lo scorso 24 marzo.

Ilaria Pappa morta a 31 anni pochi giorni dopo il vaccino

Ilaria si era sottoposta a vaccino AstraZeneca come ormai la maggior parte del corpo insegnati italiano e campano. Circa 10 giorni dopo la somministrazione del vaccino la donna è stata trasportata a Napoli, nel noto nosocomio della zona Ospedaliera. Il ricovero si è reso necessario a causa di un embolo.

Le sue condizioni purtroppo sono peggiorate giorno dopo giorno fino a determinarne il decesso. Ora resta da verificare se l’embolo sia stato causato dal vaccino o meno. Va comunque sottolineato che la fatale patologia fa parte di quelle emerse a pazienti vaccinati con il prodotto Astrazeneca.

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«Tragedia questa mattina a Formia, dove unfinanziere di 48 anni è deceduto per un improvviso malore. L’uomo era in servizio al Centro navale di Formia ma era residente a Scauri. Questa mattina si era recato al lavoro ma si è sentito male accasciandosi a terra. E’ stato quindi trasportato in ospedale dove purtroppo è deceduto poco dopo» ha riferito il 25 marzo scorso LatinaToday.

Da quanto si apprende, come molti altri finanzieri e appartenenti alle forze dell’ordine, il militare era stato vaccinato. Due giorni fa aveva ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca . La correlazione con il malore che lo ha portato al decesso potrebbe essere però solo temporale. Ogni altro accertamento dovrà essere eventualmente effettuato in sede di autopsia.

 

IL MISTERO DEL DIRETTORE SANITARIO

«Si terranno domani alle 12 nella cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi i funerali di Angelo Frieri, direttore sanitario del Frangipane e del Criscuoli, morto a 70 anni a seguito di un infarto. La famiglia ha acconsentito all’espianto degli organi» è quant ha scritto il webmedia OttoPagine di Avellino senza nemmeno accennare al fatto che il dottor Frieri pochi giorni prima si era vantato di voler essere il primo a vaccinarsi di tutta la struttura. Se lo abbia fatto o meno permane un mistero che non potrà essere sciolto nemmeno dall’autopsia in quanto la donazione degli organi ha di fatto vanificato la possibilità di un approfondito esame necroscopico.

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“Una figura insostituibile, professionalmente e umanamente perdiamo un faro”. La direttrice generale dell’Asl Avellino Maria Morgante è distrutta nel ricordarlo. “Per Angelo deve esserci il giusto tributo ecco perchè – annuncia la Morgante – ho già fatto richiesta alla Prefettura di intitolargli l’ospedale di Sant’angelo”. Affranta anche la comunità di Ariano dove Frieri era arrivato in piena pandemia, sempre in trincea nella lotta al Covid.

 

NESSUNA CORRELAZIONE, FINO A PROVA CONTRARIA

Nessun legame tra la vaccinazione e la morte di Giuseppe Morabito,l’insegnate di 61 anni trovato senza vita in casa nel Bolognese dieci giorni dopo essersi vaccinato con una dose di AstraZeneca. È quanto è emerso dall’autopsia effettuata sul corpo dell’uomo, così come comunicato dal procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato.”I consulenti tecnici, all’esito dell’autopsia – si legge in una nota della Procura -, hanno comunicato l’insussistenza di evidenze di una correlazione fisiopatologica causale tra il decesso e la somministrazione di vaccino Astrazeneca. L’esito ha peraltro fatto rilevare che il deceduto era portatore di infezione da Sars–Cov -2. Gli esami vanno ulteriormente suffragati, ma allo stato non sono emersi legami tra la morte e la somministrazione del vaccino”. Una conclusione esattamente antipodica a quella cui sono giunti i paesi Scandinavi che hanno mantenuto la sospensione della somministrazione del siero AstraZeneca.

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Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, ha rilasciato invece una dichiarazione ufficiale sulla morte del poliziotto della Squadra Mobile. “Per quanto riguarda il decesso dell’agente di polizia Davide Villa, l’accertamento della causa mortis costituisce oggetto di un procedimento di competenza della Procura della Repubblica di Messina, con la quale sin dall’inizio si è stabilito un collegamento investigativo per evitare sovrapposizioni e duplicazioni di attività e per mettere, invece, a fattor comune, mediante lo scambio delle informazioni, le conoscenze progressivamente emergenti dalle indagini e cosÌ avere un più ampio quadro di riferimento. I primi accertamenti medici effettuati, seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono tuttavia di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino”.

“Ciò tuttavia – aggiunge – non comporta di per se’ l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di Astrazeneca e il decesso del Villa, valutazione per la quale sono necessari numerosi altri accertamenti di competenza, come si è detto, di altra Procura”.

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“Appare ancora importante sottolineare il ruolo fondamentale di una corretta comunicazione e informazione preventiva e propedeutica a qualsiasi forma di vaccinazione utile a far maturare nei vaccinanti la consapevolezza dell’importanza di una scrupolosa ricostruzione della propria storia clinica – prosegue il procuratore Zuccaro – Altri accertamenti sono in corso da parte di questo Ufficio sulle componenti del lotto del vaccino somministrato al Villa e ad altro paziente attualmente in cura per eventi trombotici al fine di verificare le modalità di conservazione e trasporto del lotto da cui sono stati prelevati i vaccini in questione e se per determinati soggetti con caratteristiche genetiche o con storie cliniche particolari tali componenti possano rappresentare un rischio”.

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio

3 pensieri su “PROF 31ENNE MORTA DOPO IL VACCINO. Ma Draghi scherza sui Sieri “Acqua di Fogna”. Attacco mediatico ai magistrati Giorgianni e Gratteri

  1. Ho difeso Gratteri a modo mio, sull’unico organo di cui dispongo, il mio profilo facebook (4000 “amici”), ma mi irrito il timore che trovo qua e là sull’uso del termine “negazionista”, per cui vi sarebbe un uso “improprio” ed uno “proprio” e si lascia intendere lecito. Ebbi una vicenda al riguardo nella quali scrissi una lettera di smentita alla Stampa, che fu pubblicata, e dove sostenevo che il termine “negazionista” (al di là di ogni questione di merito) ha una valenza diffamatoria, denigratoria, intimidatoria, terroristica… E scommetto che anche Carisio distingue fra uso “proprio” (lecito) e “improprio” (illecito). Mi sbaglio?

    1. Concordo assolutamente. Come ho scritto in un precedente articolo io sono assolutamente contrario ai negazionisti integralisti. Differente è sostenere che il virus esiste, può essere letale se curato male, ma comporta un rischio di morte per lo 0,4 dei contagiati come sostenuto dal virologo Giorgio Palù diventato presidente dell’AIFA. Seguendo il becero ragionamento dei PRO_VAX estremisti e terroristi che gridano allo scandalo ogni qualvolta qualcuno sostiene tesi scientifiche non perfettamente allineate con il mainstream anche il professor Palù andrebbe etichettato comenegazionista.
      si legga questo mio precedente articolo
      http://www.gospanews.net/2021/01/19/covid-19-capre-negazioniste-e-asini-pandemisti-i-2-volti-della-disinformazione-sullo-scandalo-wuhangates/

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