DATI ISS COVID: MORTI VACCINATI SUPERANO NON VACCINATI. 55 % di Decessi tra chi ha ricevuto Sieri in Italia

DATI ISS COVID: MORTI VACCINATI SUPERANO NON VACCINATI. 55 % di Decessi tra chi ha ricevuto Sieri in Italia

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di Carlo Domenico Cristofori

Le statistiche sono importanti almeno quanto la lettura interpretativa che si fa di esse. Ecco perché gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore della Sanità di Roma (rapporto del 17 novembre pubblicato il 19 novembre) in relazione a contagi, ospedalizzazioni e decessi da Covid-19 nell’ultimo mese in Italia si possono prestare ad un’analisi differente.

Un organo di comunicazione può leggerli attraverso una lente colorata di narrativa Pro Vax e fare un titolo come quello pubblicato da RAI News, la tv nazionale controllata dal governo: “Iss, in un mese il 64% dei ricoveri in terapie intensive e il 45% dei morti sono tra non vaccinati”.

Oppure si può riflettere un attimo sugli stessi numeri e presentarli nel modo diametralmente opposto: il 55 % dei decessi sono tra i vaccinati. Se la matematica non è diventata improvvisamente un’opinione questo è il vero dato allarmante della ricerca che ora riportiamo nel dettaglio attingendo proprio dall’articolo di RAI News.

«Nel periodo 8/10/2021 -7/11/2021, rileva l’Iss, nelle terapie intensive si registrano 424 persone non vaccinate su un totale di circa 8 milioni di non immunizzati in Italia, e sono presenti 177 ricoverati vaccinati completi da meno di 6 mesi su 39 milioni di vaccinati completi. Negli ultimi 30 giorni, si legge nel Report esteso, sono stati notificati 50.564 casi di Covid-19 (39,9%) fra i non vaccinati, 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster».

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In merito a tali valutazione è dovere ricordare che i numeri dei contagi, nella stragrande maggioranza dei casi ansintomatici,  si evincono grazie a tamponi RT-PCR che oltre ad essere costosi, facendo la fortuna di alcune multinazionali dei test diagnostici medici, sono stati ritenuti inaffidabili dalla Corte d’Appello di Lisbona, forte di varie ricerche scientifiche, e dagli stessi CDC (Centers of Disease Control and Prevention) che negli Usa hanno ordinato il ritiro dell’autorizzazione di emergenza FDA dopo la causa depositata da alcuni medici e vittime di danni vaccinali in riferimento alle alterazioni degli stessi. 

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Ma proseguiamo con l’analisi dei dati forniti dall’Istituto Superiore della Sanità di Roma.

«Il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Ricoverati in terapia intensiva, di contro, si registra 14 casi  (2,1%) trai vaccinati con ciclo incompleto; 177 casi (26,7%) tra vaccinati con ciclo completo entro 6 mesi; 45 casi (6,8%) tra vaccinati con ciclo completo da più di 6 mesi e 2 casi  (0,3%) tra vaccinati con ciclo completo più dose aggiuntiva/booster».

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Proprio in relazione alla voce più preoccupante, ovvero i decessi, il dato viene buttato lì senza dettagli di numeri da RAI News che ovviamente omette di dire una lapalissiana certezza: se il 45 % dei decessi sono avvenuti tra i non vaccinati è facile arguire che il 55 % si è verificato con vaccinati, completi o incompleti che fossero. Questa tragica evidenza, che potrebbe confermare il flop dei vaccini nel processo di protezione immunitaria e di prevenzione da gravi conseguenze dall’infezione da Sars-Cov-2 viene diffusa senza la minima attenzione alla portata di essa, onde evitare polemiche.

Abbiamo infatti recuperato la tabella riepilogativa pubblicata dallo studio dell’Istituto Superiore della Sanità da cui si evince che il totale di decessi attribuiti al Covid-19 nel mese preso in esame (aggiornato al 24 ottobre) rivela 384 deceduti tra “non vaccinati” e ben 463 tra quelli vaccinati: tra essi 19 con ciclo incompleto, 309 con ciclo completato negli ultimi 6 mesi, e 135 da oltre 6 mesi. Non ne risulta nessuno tra quelli con “booster” per il semplice motivo che la terza dose era stata ancora somministrata nel periodo di analisi.

La tabella ISS con il confronto tra i dati dei decessi tra vaccinati e non

La propaganda Pro Vax è pronta a rispondere a questi inconsolabili numeri con la solita nenia: i vaccinati sono molto di più (si dice 85 % della popolazione ma è un dato tutto da verificare) e pertanto sono statisticamente più esposti all’incidenza della mortalità. «Il tasso dei decessi tra i non vaccinati (65 ogni 100mila) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (7 per 100mila) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (11 per 100mila). E’ quanto rileva il report esteso di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità, che completa il monitoraggio settimanale» evidenzia ancora TGCOM menzionando lo stesso documento ISS.

Questa analisi è vera ma non vanno dimenticati due fattori importanti da tenere in considerazione: i vaccinati non considerati tali dalle statistiche e i rischi di decessi per effetti indesiderati da vaccino che ovviamente i non vaccinati non corrono.

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Va ricordato infatti che, come scrive nel suo portale di analisi epidemiologica Epicentro lo stesso ISS, «sono classificati come ‘vaccinati con ciclo completo’ tutti i decessi con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV2 documentata dopo 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale (quindi 14 giorni dal completamento della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e Astra Zeneca o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson). Questa definizione è in linea con quanto suggerito del Center for Disease Control and Prevention(CDC) negli Stati Uniti».

Ciò significa che i deceduti in quell’arco di 15 giorni vengono automaticamente classificati come “non vaccinati” falsando in qualche modo la statistica globale a sfavore di questa categoria.

Nei giorni scorsi un precedente rapporto dello stesso ISS che aveva analizzato i deceduti fin dallo scoppio della pandemia, non solo aveva evidenziato che la maggior parte di essi era morti CON IL COVID insieme ad almeno una o più patologie gravi preesistenti, ma che c0era stata un’alta percentuale di morti anche tra i vaccinati. 

Le statistiche, inoltre, prendono in esame solo i deceduti risultati positivi al Covid-19, ma non coloro che sono misteriosamente ed improvvisamente morti a causa di reazioni avverse ai vaccini antiCovid.

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Cala dall’95% all’82% la protezione dei vaccinati da oltre 6 mesi La protezione determinata dal vaccino anti-Covid per i vaccinati da più di 6 mesi cala dal 95% all’82%. Lo rileva il Report esteso di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che completa il monitoraggio settimanale.”

Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale – afferma l’Iss – si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età”.  In generale, rileva il Report esteso dell’Iss, “su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 79% nei vaccinati con ciclo completo entro sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 55% nei vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati”.

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Nel caso di malattia severa, sottolinea l’Iss, “la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 13 punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 95%, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi, rispetto ai non vaccinati”.

L’allarme sulla diffusione di contagi era giunto in precedenza in riferimento a quello degli ambiente ospedalieri, dove può operare solo chi si è sottoposto a vaccinazione obbligatoria. Come riportato da Maurizio Blondet in un articolo dal titolo inequivocabile “E’ il vaccino che provoca il Covid”.

“VACCINARE IN PANDEMIA E’ ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA” SOS Varianti del Biologo Trinca e del Virologo Montagnier

«In due mesi i contagi da Covid-19 tra gli operati sanitari – tutti vaccinati –  sono aumentati del 192,3%, passando dai 936 casi registrati il 14 settembre ai 2.736 del 14 novembre. Di questi, l’82% circa sono infermieri. A fare il punto sui contagi sono la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche e il sindacato degli infermieri Nursing Up, che hanno utilizzato i dati dell’Istituto superiore di Sanità» scrisse Blondet citando poi un altro articolo.

“VARIANTE SARS-COV-2 ELUDE ANTICORPI DA VACCINI”. Studio Shock di 14 Scienziati Tedeschi conferma SOS di Bolgan, Montagnier e Trinca: “Virus più Contagioso”.

«Il Tg3 del Veneto inizia la diretta e casualmente dietro l’inviato spunta il carro funebre! Proprio un gran colpo di culo! Il servizio è dedicato ad una RSA in provincia di Padova che ha visto 93 contagiati con cinque decessi (ovviamente tutti stravaccinati) – scrisse Marcello Pamio il 14 novembre 2021 –  Il Veneto oggi ha 1029 casi di Covid con 7 decessi, ma la situazione è totalmente sotto controllo: in area medica i posti occupati da Covid sono il 4% e in terapia intensiva il 5%. Quindi dov’è questa emergenza? Esiste solo nel vuoto cosmico della scatola cranica dell’esperto enologo Luca Zaia, il quale ha avuto il coraggio di dire che si tratta di una “pandemia di NON vaccinati”. Dimostrando una volta per tutte che l’alcol non fa per niente bene!».

DOSSIER PFIZER CONFERMA ESPERIMENTI GENICI SU BIMBI DI 5 ANNI: “Rischi Miocarditi da Vaccini, Pochi Dati: Studieremo poi…”

Ancor prima delle statistiche erano arrivate le previsioni di virologi di fama mondiale quali Luc Montagnier e Geert Vanden Bossche, in sintonia con quelli della biochimica Lauretta Bolgan e del biologo Franco Trinca. Ognuno di loro, analizzando la complessità del virus SARS-Cov-2 che molti esperti ritengono creato in laboratorio, aveva previsto i pericoli di una vaccino-resistenza causata dalla famigerata proteina S Spike. Le loro profezie scientifiche sono state pi confermate da varie ricerche pubblicate su riviste mediche specializzate.

Nonostante ciò i medici sponsorizzati dalle Big Pharma stanno spingendo per portare anche in Europa le vaccinazioni per i bambini dai 5 anni in sù, nonostante la stessa Pfizer abbia ammesso di non aver dati sufficienti in relazioni ai rischi di infiammazioni al cuore

Per conoscere tutti i retroscena sulla PANDEMIA DA VIRUS DA LABORATORIO acquista il libro WuhanGates…

Carlo Domenico Cristofori

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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHANGATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

RAI NEWS – DATI ITITUTO SUPERIORE SANITA’

EPICENTRO – RAPPORTO DI NOVEMBRE ISS

MAURIZIO BLONDET – E’ IL VACCINO CHE PROVOCA IL COVID

“VACCINI COVID PRESTO PURE AI NEONATI!” Diktat di Pediatri e Medici Sponsorizzati da Pfizer-GSK di Gates

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Carlo Domenico Cristofori

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