Il Senato USA blocca i Vaccini Obbligatori di Biden per le Aziende Private coi voti di due Democratici
Il presidente Biden e il Campidoglio, sede del Congresso con Camera dei Rappresentanti e Senato
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Due giorni fa abbiamo pubblicato un articolo in cui abbiamo messo in evidenza il differente atteggiamento dei politici americani rispetto ai loro colleghi europei davanti alle varie imposizioni finalizzate ad incentivare la vaccinazione al punto da renderla obbligatoria (in Austria dal primo febbraio, in Germania a breve e in Italia dove lo è già per alcune categorie professionali).
Oggi arriva la conferma che pur di tutelare le sacrosante libertà individuali, tra cui il diritto di scegliere la cura sanitaria più idonea, gli Usa non si fanno terrorizzare da una pandemia da Covid-19 sempre meno letale e dallo spettro di un’ambigua variante Omicron che ancora non si sa quanto sia davvero pericolosa pur essendo molto contagiosa e preoccupante per le molteplici mutazioni nella proteina Spike.
Poche ore fa il Senato del Congresso ha bocciato uno degli obblighi alla vaccinazione imposti dal presidente Joseph Biden. Ma l’aspetto clamoroso della bocciatura riguarda il voto contrario di due senatori del Partito Democratico a cui appartiene lo stesso Biden che hanno votato insieme a tutti i Repubblicani.
Ciò rappresenta una lezione di libertà per quei politicanti italiani di bassa lega del centrodestra come Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che hanno sempre guardato oltreoceano alle posizioni del Gop (Grand Old Party, ovvero il Partito Repubblicano) ma con la scusa dell’emergenza pandemica stanno invece sostenendo le misure liberticide decise in modo tirannico dal premier Mario Draghi e sostenute dal centrosinistra del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva.
Mentre a Roma il Partito Unico del Covid ha approvato un Green Pass rafforzato (solo per vaccinati e guariti) per poter frequentare la vita sociale, ed un Green Pass con costosi tamponi ogni 48-72 ore per poter lavorare, Washington respinge i tentativi dittatoriali di Biden, sponsorizzato in campagna elettorale dalla Pfizer in un clamoroso conflitto d’interessi.
Ecco in sintesi la notizia riportata intorno alle 2 del 9 dicembre (le 20 a Washington) dalla NBC News.
Il Senato ha approvato mercoledì una risoluzione per abrogare il mandato di vaccinazione o test del presidente Joe Biden per i datori di lavoro del settore privato in un rimprovero bipartisan di un componente chiave della strategia Covid-19 della Casa Bianca.
La misura, che richiedeva solo una maggioranza semplice per essere approvata, è stata approvata con 52 voti favorevoli e 48 contrari.
È stato sostenuto da ogni repubblicano e da due democratici moderati: il senatore Jon Tester del Montana e il senatore Joe Manchin del West Virginia. “Non vado matto per i mandati”, ha detto Tester a NBC News prima del voto, definendo in seguito i requisiti federali “regolamenti onerosi”.
I repubblicani del Senato sostengono che mentre considerano importanti i vaccini, ritengono che il mandato sia “incostituzionale”.
GM, Ford and Chrysler Refuse to Comply with Covid-19 Vaccine Mandate
“Voglio uscire dal copione per un secondo e sottolineare quanto sia importante il vaccino, in particolare i colpi di richiamo per la variante dell’omicron”, ha detto ai giornalisti il senatore Roger Marshall, R-Kan., mercoledì, poco prima del voto. “Ma il mandato si ritorcerà contro. Le persone che finora non hanno ricevuto, non lo faranno finché questa Casa Bianca non riconoscerà l’immunità naturale”.
La risoluzione affronta una dura battaglia alla Camera controllata dai Democratici. I legislatori repubblicani avrebbero bisogno di un solido numero di democratici che si unissero a loro per imporre un voto sulla misura.
L’ARTICOLO PROSEGUE NELLA SEZIONE INGLESE DI GOSPA NEWS CON TRADUZIONE AUTOMATICA
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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