ALLARME CONTAGI COVID NEGLI OSPEDALI. Sindacalista FISASCAT CISL denuncia l’Emergenza al Governatore della Liguria
«Egregio Presidente, ho recentemente letto alcune sue dichiarazioni, in merito al fatto che taluni pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere, risulterebbero positivi al COVID-19 successivamente al ricovero. A questo proposito, vorrei portare alla Sua attenzione alcune tematiche, che ritengo possano offrire un utile contributo al problema evidenziato. Nei Servizi pubblici il ricorso al sistema di appalto è tendenzialmente finalizzato a ridurre gli oneri tipici delle pubbliche amministrazioni, degli enti, delle fondazioni, ecc.».
Comincia così l’ultimo appello de sindacalista della FISASCAT CISL del Piemonte Orientale che nel maggio 2021 organizzò una manifestazione in Piazza Castello a Torino sperando di suscitare reazioni da parte della Regione Piemonte e del governatore Alberto Cirio. Non avendo ancora ricevuto adeguate risposte dai politici piemontesi ora scrive invece al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che nei giorni scorsi ha segnalato il problema dei malati che arrivano in ospedale per altre patologie e poi si ritrovano positivi al Covid-19.
Toti, con evidente incompetenza in materia sanitaria, ha puntato il dito sulla questione dei contagiati accertati dopo l’accettazione ignorando di soffermarsi sulle centinaia, se non migliaia, di casi di persone che sono entrate in ospedale negative al Covid ma sono risultate positive dopo vari giorni di degenza. Chiunque è a conoscenza di questo problema.
Ma il sindacalista CISL Trinchitella focalizza la criticità sui risparmi che non consentono un’adeguata santificazione ospedaliera e che contribuiscono ad ammazzare migliaia di persone all’anno, come dimostrato dalle statistiche di illustri accademici.
E’ pacifico che con la diffusione della contegnosissima variante Omicron il problema si può essere amplificato in modo non ancora adeguatamente monitorato dalle autorità sanitarie che dal Piemonte in poi non hanno ancora dato un’efficace risposta alle preoccupazioni lamentate.
«L’impatto che ha prodotto la spending review con il continuo ricorso alla riduzione dei costi negli appalti, si riscontra non solo nella riduzione delle condizioni dei lavoratori occupati, ma anche nelle conseguenze che questo produce sulla tutela della salute della collettività. Queste conseguenze furono evidenziate in una ricerca effettuata per conto della Fondazione per la Sussidiarietà dell’Università di Milano Bicocca e dell’Università degli Studi di Bergamo sul nesso tra infezioni e spesa, ossia quanto la diminuzione della spesa incida sull’efficienza ed efficacia sanitaria nella prevenzione delle infezioni» scrive nella lettera Trinchitella.
«I risultati di questa indagine erano stati presentati dal Prof. GIORGIO VITTADINI (Ordinario di Statistica Metodologica – Università degli Studi Milano Bicocca), nel corso di un convegno organizzato il 21 maggio del 2014 a Roma dalla FISASCAT CISL Nazionale. Il Prof. GIORGIO VITTADINI in un passaggio della sua relazione evidenziava quanto segue:“Le infezioni sono un problema ancora grave della Sanità mondiale: nel 90% dei casi i metodi di disinfezione secondo l’OMS sono fermi al secolo scorso ed ogni anno, centinaia di milioni di pazienti sono affetti da infezioni ospedaliere. In Italia nel triennio 2008-2010 abbiamo avuto 2.269.045 infezioni e 22.691 morti. Nell’Unione Europea ogni anno si registrano 4.700.000 pazienti infetti e 37.000 decessi, 16 milioni di giorni di degenza extra e 7 miliardi di euro di costi aggiuntivi per le strutture sanitarie. È evidente dunque che studiare questo fenomeno è qualcosa di fondamentale, perché, se uno pensasse di diminuire la spesa per medici e pazienti o togliere alle sale operatorie i generatori, lo prenderebbero per pazzo e parlerebbero di mala Sanità, ma qui è molto peggio e la vera domanda è: si possono trattare le infezioni – e indirettamente gli appalti – e i servizi per l’igiene come la pulizia di un ufficio qualunque?”».
Questa tragica situazione passata sovente sotto silenzio dalle autorità sanitarie fu sollevata da Gospa News parecchi mesi orsono quando anche l’avvocato Sigmar Frattarelli di Alba Adriatica (Teramo, Abruzzo) segnalato il problema.
«Appare chiaro ed evidente che le affermazioni riportate dal Prof. Vittadini alla luce della situazione pandemica ancora in corso, dovrebbero allarmare ogni livello della pubblica amministrazione, con particolare riferimento a coloro che si occupano direttamente e/o indirettamente di sanità pubblica e privata. Occorre pertanto, a nostro avviso, prendere velocemente coscienza di questo problema e riportare i servizi di sanificazione sotto la gestione ed il controllo diretto della sanità pubblica, alla pari di ogni altro servizio ospedaliero svolto da OSS, infermieri e medici. Lo stesso dicasi per le RSA sia pubbliche che private» conclude il sindacalista della CISL di Vercelli.
Redazione Gospa News
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GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS