LIBERATA DALL’IRAN LA GIORNALISTA CECILIA SALA. E pure l’Iraniano!. Lei è Figlia del Banchiere Speculatore della LOBBY DELLE ARMI USA e Amico di Tajani
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
L’Iran vince la Guerra Legale contro il Governo Meloni: Liberato Abedini
«Le autorità giudiziarie dell’Iran hanno confermato che il cittadino iraniano Mohammad Abedini è stato rilasciato e rientrerà nel Paese entro poche ore. Lo si apprende dall’agenzia di stampa iraniana “Irna”, secondo cui l’arresto di Abedini “è stato dovuto a un malinteso”» ne dà notizia l’Agenzia NOVA news, partner dell’industria bellica nazionale Leonardo e, di conseguenxza, dell’Intelligence italiana.
“Con il seguito del ministero degli Affari esteri della Repubblica islamica e i negoziati tra le unità competenti del ministero dell’Informazione della Repubblica islamica dell’Iran e i servizi segreti italiani, il problema è stato risolto ed è stato rilasciato”, ha aggiunto “Irna”.
Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedini Najafabadi Mohammad”. Lo rende noto il ministero della Giustizia.
Ciò avviene dopo il viaggio della premier Giorgia Meloni nella villa di Trump in Florida dove ha pietito la possibilità di scambiare la giornalista italiana sospettata di spionaggio con l’iraniano arrestato per presunto traffico di materiali ultili alle Guardie della Rivoluzione Islamica.
Ciò prelude al suo rilascio e alla sua possibilità di rimpatrio in Iran come richiesto dal Ministero degli Esteri di Teheran in cambio della liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala.
La farsa diplomatica viene finalmente smascherata in un normale scambio di ostaggi. Tutto ciò palesa che l’unica abililità politica e di intelligence del Governo Meloni è quella del baratto, come avvenne per la volontaria della cooperazione milanese Silvia Romano, liberata solo grazie ai servizi segreti della Turchia che esportano terroristi jihadisti in Africa e in Europa da anni.
SILVIA ROMANO LIBERA! Grazie all’intelligence italiana… E agli 007 turchi amici dei Jihadisti
“In forza dell’articolo 2 del trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica italiana – si legge nella nota del ministero – possono dar luogo all’estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente. La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di “associazione a delinquere per violare l’IEEPA” non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano” scrive RAI News.
“Quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di “associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte” e di “fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte”, nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari” conclude la nota del Ministero della Giustizia italiano.
Domanda ingenua: ma se non sussistevano i requisiti giudiziari per la dentenzione dell’iraniano perchè ha trascorso un mese in carcere???
ARTICOLO DELL’8 GENNAIO 2025
Liberata la Giornalista Italiana partner dei Fondi USA
Sotto il profilo umano non possiamo che gioiere per la liberazione della giornalista Cecilia Sala, fino a stamane detentua in Iran con accuse non precisate perché un’eventuale incriminazione per spinoaggio internazionale avrebbe comportato il rischio di un processo con condanna morte…
«È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia».
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,
esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi, ha scritto l’ANSA qualche ora fa.
Viaggia sull’aereo insieme al generaleGiovanni Cavanelli, ex capo del del Reparto Informazione e sicurezza dello Stato Maggiore delal Difesa, ora Direttore dell’AISE (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), il controspionaggio italiano, che si è recato nella capitale per gestire la liberazione.
Lo Scambio con l’Iraniano Arrestato
Il suo arresto e la sua successiva liberazione non appaiono il frutto di una grande manovra di diplomazia e di intelligenze ma piuttosto di un compromesso internazionale. La detenzione di Cecilia Sala è stata sin da subito associato a quello dell'”uomo dei droni”: l’ingegnere iraniano arrestato 3 giorni prima della reporter a Milano con un mandato d’estradizione statunitense. Sui due arresti l’ombra di uno scambio tra ostaggi.
Ieri il ministro della Giustizia Carlo Nordio è stato visto affrettarsi verso Palazzo Chigi per un incontro con Giorgia Meloni. Si deve essenzialmente alle ultime mosse della premier l’esito tempestivo in quella che viene chiamata la “diplomazia degli ostaggi” tanto cara a Teheran.
«Il 38enne esperto di droni accusato di terrorismo dagli Usa per aver passato informazioni sensibili ai Pasdaran, servite per un agguato in cui sono rimasti vittime tre soldati americani in Giordania a gennaio scorso, ha rifiutato ogni accusa e si trova tuttora nel carcere di Opera. La firma del guardasigilli è dunque a questo punto indispensabile a ricambiare “il favore”. Abedini potrebbe – quindi – essere presto liberato come richiesto da Teheran» lo scrive RAI News.
Intrighi politici internazionali dietro il Caso Sala
Ancora una volta le autorità di Teheran danno prova di sobrietà, serietà e onestà nell’accettare le proposte di mediazioni dell’Italia
che non solo è stata esplicita nel ribadire il diritto di Israele a difendersi sterminando con un genocidio la popolazione di Gaza, composta da Palestinesi in gran parte della minoranza Sciita musulmana, ma anche esultato e legittimato il golpe dei jihadisti HTS in Siria, dichiarati terroristi internazionali dall’ONU, dagli USA e dall’UE, per non compromettere i rapporti con il loro grande alleato: la Turchia dei Fratelli Musulmani della Turchia, derivazione della massoneria sionista britannica che domina a Roma e nel Bel Paese fin dallo Sbarco dei Mille in Sicilia.
I terroristi di HTS, infatti, sono finanziati dal Qatar il cui fondo d’invetimento governativo controlla la banca britannica Barclays che è il principale azionista dell’industria militare inglese Bae Systems partner dell’omologa italiana Leonardo nel consorzio MBDA che produce i missili di crociera Storm Shadow fonriti abbondanza a Kiev a spese degli Italiani.
Ceccilia Sala non è solo una giornalista di mainstream socia di un investitore sui bond del Tesoro USA denominati curiosamente KIS Pentagon
(come rivelato in esclusiva da Gospa News) tramite il giornale Kpra News, ma è anche collaboratrice de Il Foglio, il principale quotiaino italiano di matrice massonica-sionista.
E’ soprattutto la figlia di un potentissimo papà!!!
La Figlia del Papà Speculatore della Lobby delle Armi
«Renato Sala è il padre di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran il 19 dicembre scorso. Si tratta di una figura di rilievo nel panorama bancario italiano, noto per la sua lunga carriera nel settore finanziario» ha scritto Il Giornale d’Italia riportando un’informazione già in nostro possesso che preferimmo non pubblicare per non infierire sui già enormi intrighi della giovanissima cronista ricchissima di famiglia.
Dal 2004 ricopre il ruolo di senior advisor per l’Italia di J.P. Morgan International Bank, una delle principali istituzioni finanziarie globali. Qui si occupa di consulenze strategiche su operazioni finanziarie complesse, contribuendo a rafforzare la presenza della banca sul mercato italiano.
LOBBY ARMI – 1: BLACKROCK E GLI ALTRI AFFARISTI DELLE GUERRE USA
Come Gospa News ha evidenziato nell’inchiesta del 2019 sugli speculatori della Lobby delle Armi proprio la Morgan si arricchisce grazie ai Signori delle Guerre e ai rifiuti di trattative verso la pace come quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, condiderato un agente britannico del controspionaggio militare MI 6 dall’ex funzionario d’intelligence della Marina USA Scott Ritter.
Nel 2023, Sala è stato anche nominato amministratore indipendente di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), uno degli istituti di credito più antichi al mondo, dove partecipa al Comitato Nomine e al Comitato Remunerazione. Inoltre, Sala è CEO di Advisor S.R.L., una società di consulenza specializzata, e partecipa al think tank Greenmantle, che fornisce analisi macroeconomiche e geopolitiche di alto livello.
Non solo. Il padre, per stessa ammissione al TG RAI del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, è anche suo amico personale avendo lavorato anche per Fideuram, fondata da Ennio Doris socio di Silvio Berlusconi, prematuramente scomparso per patologie tipiche da reazioni avverse ai vaccini Covid.
E proprio Tajani ha usato vergognosamente il mainstream di cui Sala è espressione per aiutare il suo partito Forza Italia alle ultime elezioni europee del 2024.
Siamo lieti che l’essere umano Cecilia Sala sia tornata alla libertà e possa riabbracciare i suoi cari in Italia. Un po’ meno che possa continuare a fare la giornalista proplatrice di menzogne sulle guerre NATO….
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
direttore Gospa News
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