Il Pentagono conferma i primi due morti sul jet in Afghanistan. Il pilota era della CIA

Il Pentagono conferma i primi due morti sul jet in Afghanistan. Il pilota era della CIA

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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La verità sull’aereo militare americano precipitato in Afghanistan lunedì 27 gennaio 2020 resterà probabilmente per sempre avvolta da un mistero. Il Pentagono ha finalmente rilasciato un comunicato ufficiale che conferma i nomi dei due aviatori di cui l’esercito Usa ha recuperato i corpi con il consenso dei Talebani ma aggiunge ben poche altre certezze.

Non conferma, ma nemmeno smentisce, l’ipotesi che sul Bombardiere E-11A ci fossero agenti della CIA come sostenuto dai mujahiddin afghani, i primi ad intervenire sul posto, e che tra loro ci fosse anche il comandante per le operazioni in Medio Oriente Michael D’Andrea che sarebbe deceduto. Ma un’indiretta conferma sul ruolo della Central Intelligence Agency americana arriva dal reparto di appartenenza del pilota deceduto…

Lt. Col. Paul Voss, left, and Capt. Ryan Phaneuf were killed Jan. 27 in the crash of their E-11A battlefield communications aircraft in Ghazni province, Afghanistan. (Voss photo via Air Combat Command; Phaneuf photo via Alvirne High School yearbook, courtesy of David Morin)

La CNN riporta la nota ufficiale del Dipartimento della Difesa in cui si comunica che nello schianto sono morti il tenente colonnello Paul Voss, 46 anni, di Yigo, Guam, che ha prestato servizio presso il comando di combattimento aereo del quartier generale presso la Joint Base Langley-Eustis, in Virginia, e il capitano Ryan Phaneuf, 30 anni, di Hudson, New Hampshire, in forza 37 ° Squadrone Bombardieri a Ellsworth Air Force Base, South Dakota.

Il Pentagono ha aggiunto che gli uomini hanno sostenuto l’operazione Sentinel di Freedom, la designazione ufficiale dell’esercito per la missione americana in Afghanistan. L’E-11A è utilizzato per collegare le truppe sul campo al quartier generale ed è stato precedentemente descritto dai piloti dell’Aeronautica militare come “WiFi in the sky”.

Le forze armate statunitensi hanno dichiarato martedì che due corpi erano stati recuperati dallo schianto dalle forze armate statunitensi, aggiungendo che le attrezzature sensibili erano state disabilitate anche dal personale militare che era arrivato sul posto. Un funzionario della difesa aveva precedentemente riferito alla CNN che vi era un’indicazione che l’equipaggio aveva fatto una richiesta di soccorso, segno di un qualche tipo di problema con l’aereo, prima del suo schianto. Un portavoce delle forze statunitensi in Afghanistan ha detto lunedì che “non vi era alcuna indicazione” che l’aereo fosse stato abbattuto dal fuoco nemico.

La nota del Pentagono fa riferimento solo ai due aviatori da ritenersi pilota e co-pilota senza fare il minimo riferimento ad altri tre presunti viaggiatori dell’aereo ad altre vittime che alcuni rapporti dei Talebani, ma anche la confidenza iniziale di un anonimo ufficiale Usa, sarebbero rimasti coinvolti.

New Questions in CIA Crash: Landing or taking off from airstrip at infamous Ghazni Prison?

In un dettagliato articolo su Veterans Today il Senior Editor ed esperto internazionale di intelligence militare Gordon Duff ha ipotizzato che il Bombardiere E-11A possa essersi schiantato ed incediato durante un atterraggio di emergenza e non per l’abbattimento di un missile come inizialmente sostenuto dai Talebani. Ma accenna anche alla possibilità che possano esserci stati alcuni prigionieri mentre il mistero su altre vittime tra cui Dark Prince rimane ancora aperto.

Appare molto strano che su un aereo da ricognizione non ci fossero altri membri dell’equipaggio addestti alla strumentazione: sull’Ilyushin Il-20 delle Forze Aerospaziali Russe adibito alle stesse funzioni e abbattuto per errore in Siria viaggiavano ad esemio ben 15 militari compresi i due piloti.

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VT ha riportato in anteprima mondiale l’indiscrezione proveniente dall’intelligence russa secondo cui su quel volo viaggiava il Comando mobile della CIA. E una parziale conferma, curiosamente non rilevata dalla CNN, deriva dal reparto del pilota tenente colonnello Paul Voss in forza alla Joint Base Langley-Eustis, in Virginia,dove ha sede il più importante comando dell’aviazione Usa: l’Air Force’s Air Combact Command.

Air Force’s Air Combact Command Joint Base Langley-Eustis in Virginia

«L’ACC è il più grande comando in servizio operando circa 1.000 aerei in 35 ali in 300 località in tutto il mondo. Il comando ha 159.000 militari e civili e il suo quartier generale è a Joint Base Langley-Eustis, Virginia. Il comando è responsabile per l’organizzazione, l’addestramento, l’equipaggiamento e il mantenimento delle forze aeree, spaziali, informatiche e di intelligence pronte per il combattimento» si legge nel sito Governativo Defense.

Il quartier generale della Cia a Langley, Virginia

L’intelligence degli Stati Uniti d’America attiva nel controspionaggio all’estero è la CIA. Pertanto è quasi certo che almeno il pilota Voss fosse inserito anche in questa organizzazione.  Non bisogna dimenticare che Langley è il luogo dove si trova il quartier generale della Central Intelligence Agency…

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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SOURCES

GOSPA NEWS – WARZONE REPORTS

GOSPA NEWS – INVESTIGATION ON JIHADISTS

 

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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