“LA CARITA’ EDIFICA LA CIVILTA’ NELLA SPIRITUALITA’ OPEROSA”. Intervista allo scrittore Paolo Gulisano sul Cattolicesimo Sociale

Stanislao Medolago Albani e il Risveglio del Cattolicesimo Sociale
di Piero Angelo De Ruvo
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Fede attiva e costruzione sociale: il cuore spirituale di Medolago Albani
“Medolago Albani era un uomo di grande fede e di grande devozione, aveva due pilastri del suo essere cattolico, che erano la devozione Mariana e la devozione Eucaristica, però per lui la fede non era semplicemente personale ma si era trasformata anche in un impulso ad operare ad agire a costruire nella società civile”.

È il ritratto che emerge dalla conferenza per la presentazione del libro «Cercate prima il Regno di Dio», l’ultima opera dello scrittore e saggista Paolo Gulisano, tenutasi presso la sala della Società degli Operai a Borgomanero (NO), ed intervistato in esclusiva da GospaNews.
Una spiritualità operosa tra devozione e azione concreta
In un clima di sentita partecipazione, Paolo Gulisano
– autore di oltre quaranta pubblicazioni, docente di Storia della Medicina e voce autorevole nel panorama culturale cattolico – ha guidato il pubblico alla riscoperta della figura di Stanislao Medolago Albani, protagonista del cattolicesimo sociale italiano tra Ottocento e primo Novecento.
Il libro, edito da Ares nel 2025, rappresenta un lavoro di ricerca accurato che restituisce spessore storico e attualità a un personaggio ancora troppo poco conosciuto.

«Medolago Albani era un uomo di grande fede e di grande devozione», ha sottolineato Gulisano durante l’incontro. «La sua spiritualità poggiava su due pilastri: la devozione Mariana e quella Eucaristica. Ma la sua fede non rimase mai confinata alla dimensione personale, fu motore di azione, di costruzione, di impegno concreto nella società».
Un testimone attuale in un tempo che ha sete di modelli
Nato a Bergamo nel 1851 e scomparso nel 1921, Medolago Albani fu discepolo di san Giovanni Boscoe seppe coniugare la contemplazione con l’azione
. Fondatore di banche popolari, istituti assicurativi, istituti di studi sociali, giornali e sostenitore dell’istruzione cattolica, fu tra i protagonisti della nascita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Attivo nell’Opera dei Congressi, collaborò con i papi Leone XIII e san Pio X per promuovere una presenza attiva dei cattolici nella vita politica e sociale dell’Italia post-unitaria.
“Una grande figura, purtroppo dimenticata, stranamente dimenticata, proprio in un momento di cui abbiamo bisogno di modelli a cui guardare, di testimoni della fede a cui guardare, io ho voluto riscoprire questo personaggio, portarlo fuori dall’oblio in quanto costruttore di opere sociali, sia oggi più che mai attuale” prosegue Gulisano nell’intervista rilasciata alla nostra testata.
LA VIDEO-INTERVISTA CON LO SCRITTORE GULISANO
Fede, cultura e futuro: l’appello di Gulisano ai giovani
Il libro si propone non solo come biografia, ma come stimolo alla riflessione su un modello di cittadinanza cristiana che coniuga fede, cultura e carità. Un esempio, ha ricordato Gulisano, «di come la carità possa davvero edificare una civiltà, attraverso l’impegno responsabile per il bene comune».
“Una fede che non diventa cultura non è una fede pienamente vissuta e pienamente espressa” San Giovanni Paolo II
Con questa citazione, Paolo Gulisano ha sottolineato l’importanza che la fede diventi cultura, un modo di concepire la vita e di non arrendersi, e rivolgendosi alle nuove generazioni li esorta a “non escludete Cristo dalla vostra vita non escludete la fede dalla vostra vita. Oggi sta dilagando una nuova forma di ateismo che non è quella ideologica di un tempo, è una forma che di fatto è indifferentismo, cioè che Dio ci sia o meno non interessa, io credo che invece oggi dobbiamo riaccendere il fuoco della fede far vedere anche alle prossime generazioni quanto sia bello vivere alla luce della fede”.
Un libro che parla al presente: fede incarnata e azione pubblica
Il convegno «Cercate prima il Regno di Dio» e il libro di Paolo Gulisano contribuiscono
non solo a riportare l’attenzione su Stanislao Medolago Albani, figura chiave del cattolicesimo sociale italiano, offrono spunti preziosi per riflettere sull’impegno dei cattolici nella società contemporanea, ispirandosi a modelli di fede e azione concreta.
Un’opera che raggiunge con efficacia il suo scopo: far conoscere un testimone significativo della fede incarnata nella storia. Pur con qualche limite tipico della divulgazione religiosa, il volume è una lettura utile e stimolante, che parla anche al presente e rilancia il dibattito sul ruolo pubblico del cristianesimo.
Leone XIV e il ritorno all’essenziale, un papato Cristocentrico
Nel finale dell’intervista, lo scrittore ha disegnato un ritratto di Papa Leone XIV, “un Papa con radici ben piantate nella tradizione” – continua – “io spero che Leone XIV possa far tornare la chiesa all’essenziale, alla tradizione, un concetto diverso dalla conservazione…. Penso che sia un papato Cristocentrico, che faccia tornare al centro la fede in Dio, in Gesù “
In conclusione, non poteva mancare una lettura riassuntiva di come la chiesa di Leone XIV affronterà le crisi globali, i conflitti e i mutamenti di potere, ne viene fuori un pensiero molto più profondo di quanto si immagina, un pensiero tutto da ascoltare nel video dell’intervista.
Piero Angelo De Ruvo
Sottufficiale dell’Esercito Italiano in Congedo.. Ex sindacalista militare
Membro del direttivo dell’associazione Constitutio Italia
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