HABEMUS PAPAM: Eletto il nuovo Pontefice alla Quarta Votazione. Alle 19 l’Annuncio Ufficiale

di Redazione Gospa News
AGGIORNAMENTO DELL’8 MAGGIO ORE 18,09
HABEMUS PAPAM: ALLA QUARTA VOTAZIONE
Bianca la terza fumata dal comignolo sul tetto della Cappella Sistina: i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il nuovo Papa. Stando alle norme della costituzione apostolica, perché un candidato sia scelto servono i due terzi dei voti. Il quorum necessario è stato dunque raggiunto nel secondo giorno di scrutini dopo 4 votazioni.
Dal 1900 in poi sono stati cinque i Papi eletti al secondo giorno di conclave: prima di questo è toccato a Pio XII, Giovanni Paolo I, Benedetto XVI e Francesco. A ridosso del secondo conflitto mondiale si tenne il conclave più breve del secolo scorso: bastarono tre scrutini in due giorni ad Eugenio Pacelli per salire al soglio pontificio con il nome di Pio XII, il 2 marzo del 1939.
Albino Luciani raggiunse il quorum in due giorni e quattro scrutini diventando papa il 26 agosto del 1978 con il nome di Giovanni Paolo I. Anche Joseph Ratzinger, primo Papa del terzo millennio con il nome di Benedetto XVI, fu eletto in due giorni e quattro scrutini, il 19aprile del 2005. A Jorge Mario Bergoglio sono stati sufficienti cinque scrutini e due giorni il 13 marzo 2013.
ARTICOLO DELL’8 MAGGIO 2025 – ORE 12
ASPETTANDO IL NUOVO PAPA: Pizzaballa unico Italiano “Asiatico” Esperto di Terra Santa. A Parolin l’imbarazzante Endorsement dell’ex Gran Maestro dei Massoni
Se i cardinali riuniti in Conclave vorranno dare un segnale forte alla Chiesa Cattolica e ai fedeli opteranno per l’unico porporato che riunisce in sé molte caratteristiche importanti: è il francescano Pierbattista Pizzaballa, un Italiano che lavora in Asia da decenni operando nel delicatissimo contesto della Terra Santa come Patriarca di Gerusalemme.
Se invece vorranno assecondare la strategia di un guru della diplomazia geopolitica opteranno probabilmente per l’attuale Segretario di Stato Pietro Parolin, che ha ricevuto di recente un endorsement tanto autorevole quanto imbarazzante: quello di un ex Gran Maestro della Massoneria…
Pochi minuti prima di mezzogiorno c’è stata la seconda fumata nera dal comignolo della Cappella Sistina in piazza San Pietro dopo le due votazioni di questa mattina che si aggiungono alla prima di ieri sera. In tutte non è stato ancora raggounto il 1uorum di 89 voti necessario all’elezione del Papa da parte dei 133 cardinali riuniti in conclave. Tutto viene così rimandato alle due votazioni del pomeriggio con la fumata attesa in serata.
Pizzaballa, Custode della Terra Santa vicino alla Comunità Ebreofona
Pierbattista Pizzaballa,
nato in provincia di Bergamo nel 1965, ha vestito l’abito religioso il 5 settembre 1984 nel convento di Santo Spirito a Ferrara ed è entrato nel noviziato del santuario della Verna come frate minore dell’allora provincia francescana di Cristo Re (Emilia-Romagna). Qui ha emesso la professione temporanea il 7 settembre 1985. Ha continuato quindi la sua formazione filosofico-teologica a Bologna, dove il 10 ottobre 1989 ha emesso la professione solenne presso la chiesa di Sant’Antonio di Padova.

Nel 1990 ha conseguito il baccalaureato in teologia presso lo studio teologico “Sant’Antonio” di Bologna, affiliato alla Pontificia Università Antonianum di Roma; nello stesso anno, il 15 settembre, è stato ordinato presbitero, nella cattedrale di Bologna, dal cardinale Giacomo Biffi. Trascorso un periodo di un anno a Roma, si è trasferito in Terra Santa, a Gerusalemme, nell’ottobre 1990.
A Gerusalemme si è iscritto allo Studium Biblicum Franciscanum (SBF), conseguendo nel 1993 la licenza in teologia con specializzazione biblica. Dopo aver trascorso un periodo di studi in ebraico moderno e lingue semitiche presso la Hebrew University di Gerusalemme (1993-1994), dal 1998 è stato professore assistente di ebraico biblico e giudaismo presso lo SBF e lo Studium Theologicum Jerosolymitanum (STJ). Il 2 luglio 1999 è entrato formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa.
Accanto all’impegno accademico, la sua attività pastorale è stata indirizzata soprattutto verso la comunità “ebreofona” (comunità cattolica in Israele che si esprime in ebraico moderno). In questa linea, nel 1995 ha curato la pubblicazione del Messale Romano in lingua ebraica e tradotto vari testi liturgici in ebraico per le comunità cattoliche in Israele.
Nel 2004 è stato nominato 167º custode di Terra Santa e guardiano del Monte Sion, succedendo a padre Giovanni Battistelli.Tra le molte altre responsabilità, il custode di Terra Santa ha quella del rispetto dello Statu Quo Lo Statu Quo è un firmano emanato dalla Sublime porta l’8 febbraio 1852 (a conferma di un precedente firmano del 1767) che regola i diritti di proprietà e di accesso delle comunità cristiane all’interno di tre santuari di Terra santa:
- Santo Sepolcro a Gerusalemme,
- Tomba di Maria a Gerusalemme
- Basilica della Natività a Betlemme.
Un Coragghioso Religioso Super Partes a Gerusalemme
La sua azione pastorale si è contraddistinta per equilibrio e spiccata capacità strategica e diplomatica; nella complicata mediazione tra lo stato d’Israele e le autorità palestinesi ha dichiarato di essere disponibile al dialogo con tutte le forze presenti nel territorio, per garantire la presenza della comunità cristiana in Terra Santa, che sente in pericolo.
La sua voce è una delle più ascoltate nell’intricato mondo politico religioso della Terra Santa e non ha avuto timori quando c’è stato da accusare Israele dei soprusi contro i Cristiani.
Proprio in quantoFrancescano, il cardinale Pizzaballa sarebbe in sintonia con l’Arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo, monsignor Franco Moscone, che amministra il Santuario francescano di San Pio e ha di recente lanciato un duro monito all’Occidente per il genocidio in Palestina, Siria e lIbano e la continua a corsa agli armamenti.
Parolin, un Veneto Cresciuto nella Santa Sede
Pietro Parolin, nato in provincia di Vicenza nel 1955, è entrato in seminario a soli 14 anni e ha svolto un intenso percorso di studi che stava per lo ha portato a Roma per studiare alla Pontificia Università Gregoriana con la prospettiva di diventare un funzionario del tribunale diocesano.
Qui la sua vita ha avuto una svolta: monsignor Onisto ha messo a disposizione della Santa Sede il giovane sacerdote, che nel 1983 è entrato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, dove avviene la formazione di tutti i futuri diplomatici vaticani. Il 1º luglio 1986 ha conseguito la laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana con una tesi sul Sinodo dei vescovi.

Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede, ha prestato la propria opera presso le nunziature di Nigeria, dal 1986 al 1989, e Messico, dal 1989 al 1992. Nel Paese latinoamericano è stato protagonista delle trattative che hanno portato al riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica e all’allacciamento delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Conclusasi felicemente la missione, è tornato a Roma presso la seconda sezione della Segreteria di Stato, dove è rimasto otto anni, fino a quando nel 2000 è passato alla sezione italiana come collaboratore del futuro cardinale Attilio Nicora.
Il 30 novembre 2002 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, quarantasettenne, sottosegretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, dove Parolin ha collaborato prima con il cardinale Angelo Sodano e poi con Tarcisio Bertone, occupandosi in particolare delle relazioni tra la Santa Sede e i Paesi asiatici, su tutti Vietnam e Cina.
Il 31 agosto 2013, a 58 anni, è stato nominato segretario di Stato da papa Francesco, eletto da pochi mesi, in sostituzione del cardinale Tarcisio Bertone, dimissionario per raggiunti limiti d’età. Il 12 gennaio 2014, durante l’Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 22 febbraio seguente, primo nell’elenco.
L’Endorsement del Gran Maestro della Massoneria a Parolin
Trav le polemiche da lui affrontate c’è stata quella del 2015, in seguito all’approvazione da parte dei cittadini irlandesi del referendum che legalizzava i matrimoni tra persone delle stesso sesso, il cardinale dichiarò che l’esito della consultazione era “una sconfitta per l’umanità”, dicendosi molto triste per quanto era successo.
Ma a valle della promulgazione della Fiducia supplicans e delle proteste dei cattolici tradizionalisti e di alcuni episcopati, in particolare di quelli africani, ha rifiutato di pronunciarsi sulla liceità del documento, limitandosi a dire che c’è sempre stato «il cambiamento nella Chiesa, la Chiesa è aperta e attenta ai segni dei tempi ma deve essere fedele al Vangelo».
Una sensbilità diplomatica esternata in modo persino esuberante da Parolin quando ha ricevuto in Vaticano la visita del vicepresidente americano James David Vance nella giornata dell’ultimo venerdì Santo.
Lo ha accolto con un sorriso smagliante sebbene in quella stessa giornata gli aerei USA, su ordine dell’amministrazione Trump, avessero fatto una strage di civili in un porto petrolifero dello Yemen che non raoppresentava alcun obiettivo pericoloso sotto il profilo militare.

“Se la Chiesa ha ancora un barlume di razionalità deve eleggere papa Pietro Parolin. È l’unico modo per restituirle autorevolezza”.
Parola di Giuliano Di Bernardo, “buon amico” del già Segretario di Stato vaticano nonostante un’apparente incompatibilità: filosofo e massone, Di Bernardo è stato Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ha riferito il Fatto Quotidiano che lo ha intervistato.
Negli anni ’90, lasciò il Grande Oriente d’Italia per fondare un nuovo ordine massonico, la Gran Loggia Regolare d’Italia, che, a suo dire, era più in linea con i principi della tradizione massonica inglese. Deluso anche da questa esperienza, nel 2002 fondò un altro gruppo massonico, chiamato “Dignity Order”, e l’Accademia degli Illuminati.
Un’affermazione che potrebbe lasciare di stucco i cattolici più conservatori che ritengono la Chiesa Apostolica Romana inconciliabile con la Massoneria scomunicata da Papa Leone XIII. Ma il progressismo dei porporati cerchiobottisti li ha portati ormai a partecipare alle inaugurazioni delle Logge e ai convegni organizzati dagli incappucciati che furono i primi a finanziare le guerre in Europa contro lo Stato Pontificio e il Cristianesimo…
Ecco percchè l’esternazione di Di Bernardo potrebbe risultare un endorsement utile a influenzare i cardinali più devoti alla Massoneria che a Gesù Cristo ma pericoloso per una nomina di Parolin quale erede del trono di San Pietro.
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