Breaking – TRUMP HA ATTACCATO L’IRAN. Bombardati tre Siti Nucleari tra cui il Bunker di Fordow (video). Ma l’Uranio era già stato Trasferito in altro Impianto Segreto
AGGIORNAMENTO DEL 22 GIUGNO 2025 – ORE 9:00 CET
L’Iran si prepara a lanciare massicci attacchi contro le strutture militari statunitensi in Medio Oriente
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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L’Iran si prepara a lanciare massicci attacchi contro le strutture militari statunitensi in Medio Oriente nelle prossime ore, utilizzando missili balistici e centinaia di droni a medio raggio, secondo quanto riportato dai media iraniani, citando alti funzionari del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).
Il motivo di tali azioni sono i recenti attacchi statunitensi contro le strutture nucleari iraniane, incluso il complesso sotterraneo di Fordow, che Teheran ha valutato come aggressione diretta. La minaccia di attacchi riflette una forte escalation delle tensioni nella regione, dove il conflitto tra Iran, Israele e Stati Uniti ha raggiunto un punto critico.
Le minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha ordinato gli attacchi contro i siti nucleari intimando anche la fine della guerra, non hanno avuto alcun effetto sulle Guardie della Rivoluzione Islamica, che hanno già lanciato questa mattina la ventesima pesante ondata di missili contro città israeliane e vari obiettivi militari.
AGGIORNAMENTO DEL 22 GIUGNO 2025 – ORE 2:00 CET
Iranian PRESS TV: “I siti erano stati evacuati da tempo e anche l’uranio arricchito era stato trasferito”
Secondo fonti di Iranian Press TV, le difese aeree intorno ai tre siti nucleari sotterranei sono state attivate e l’attacco è stato sventato con successo, fatta eccezione per lievi danni esterni ai punti di ingresso e di uscita.
La fonte ha aggiunto che tutti e tre i siti erano stati evacuati da tempo e che anche l’uranio arricchito era stato trasferito in un luogo sicuro e segreto. Questo spiegherebbe perché non si è verificata alcuna devastante esplosione atomica presso l’impianto di Fordow, come previsto dal video di alcuni esperti di disastri radioattivi.
️La televisione di Stato iraniana afferma che Trump stava bluffando e che solo due tunnel intorno a Fordow sono stati danneggiati, secondo News-Pravda (ulteriori dettagli su Gospa News International).
In effetti, gli esperti intervistati da NBC News affermano che è improbabile che l’attacco a Fordow abbia innescato un’esplosione nucleare o un rilascio di radiazioni su larga scala. Gli osservatori internazionali ritengono che il sito non contenesse testate o reattori nucleari, confermano così la versione Iraniana e rendendo la folle provocazione di Trump del tutto inutile.
Da oggi, infatti, l’Iran potrà riprendere ad arricchire l’uranio altrove con più rabbia di prima verso l’occidente pilotato dalla Lobby Sionista delle Armi.
Gli Stati Uniti lanciano attacchi contro 3 impianti nucleari iraniani, afferma Trump
«Gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi contro tre impianti nucleari iraniani, ha dichiarato il Presidente Trump sabato sera», ha riportato la CBS.
“Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan”, ha scritto Trump su Truth Social.
“Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Non c’è nessun altro esercito al mondo che avrebbe potuto fare questo. ORA È IL MOMENTO DELLA PACE! Grazie per l’attenzione a questa questione.”
Il presidente ha in programma di parlare alla nazione alle 22:00 ET (ora orientale) e CBS News trasmetterà l’evento in diretta nel lettore video qui sopra.
In un post successivo, Trump ha scritto: “Questo è un MOMENTO STORICO PER GLI STATI UNITI D’AMERICA, ISTAELE (sic) E IL MONDO. L’IRAN DEVE ORA ACCETTARE DI PORRE FINE A QUESTA GUERRA. GRAZIE!”
«L’Iran si è impegnato a reagire se gli Stati Uniti si fossero uniti all’attacco israeliano, iniziato con attacchi aerei contro siti nucleari iraniani e obiettivi militari il 13 giugno. L’Iran ha risposto con attacchi missilistici e con droni contro le città israeliane», ha scritto la CBS.
Ancora una volta un folle criminale al comando di una potenza atomica mondiale ha tradito la promessa di attendere due settimane prima di valutare l’attacco. Ora il presidente russo Vladimir Putin sarà costretto a sostenere l’Iran in una terribile vendetta contro le basi americane in Medio Oriente, come già accaduto 5 anni fa dopo l’uccisione del generale dell’IRGC Qasem Soleimani.
In risposta all’attacco statunitense, il deputato americano Thomas Massie ha scritto su X: “Questo non è costituzionale”.
Inoltre, il rappresentante democratico Ro Khanna ha affermato che “Trump ha colpito l’Iran senza alcuna autorizzazione del Congresso”, aggiungendo: “Dobbiamo tornare immediatamente a Washington e votare la risoluzione del deputato Thomas Massie e la mia sui poteri di guerra per impedire che l’America venga trascinata in un’altra guerra senza fine in Medio Oriente”.
Teheran ha già messo in guardia Washington e altre terze parti dal partecipare al conflitto, minacciando di prendere di mira qualsiasi risorsa ostile e spedizione di armi diretta in Israele. Un portavoce degli Houthi dello Yemen ha anche avvertito che, se gli Stati Uniti dovessero essere coinvolti, il gruppo “prenderà di mira le sue navi da guerra nel Mar Rosso”.
AGGIORNAMENTO DEL 21 GIUGNO 2025
Bombardieri stealth USAF B-2 verso Guam mentre il Presidente Trump avrà riunione sulla Sicurezza Nazionale
Stamattina sei bombardieri stealth B-2 si sarebbero diretti verso l’isola di Guam, nel Pacifico occidentale, mentre il coinvolgimento degli Stati Uniti in Iran appariva imminente.
Il Presidente Trump dovrebbe tornare alla Casa Bianca questa sera per partecipare a una riunione sulla sicurezza nazionale.
Ogni B-2 può trasportare due bombe bunker buster da 30.000 libbre, che si prevede verranno utilizzate in caso di attacco agli impianti nucleari sotterranei dell’Iran, grazie alla loro capacità unica di penetrare nel sottosuolo.
L’impianto nucleare iraniano di Fordow si trovi a 90 metri di profondità all’interno di una montagna. Gli esperti affermano che un bunker buster può penetrare nel terreno fino a 60 metri, e un secondo bunker buster sganciato sullo stesso obiettivo potrebbe causare danni maggiori più in profondità.
Questo spostamento degli aerei B-2 arriva dopo che il presidente Trump ha dichiarato di stare valutando l’opzione di colpire l’Iran, mentre i negoziati “potrebbero o meno aver luogo con l’Iran nel prossimo futuro”, ha affermato.
Conoscendo la folle passione di Trump per le tensioni internazionali, lo spostamento dei bombardieri dell’aeronautica militare statunitense verso una base vicino al Medio Oriente potrebbe essere solo un’ulteriore intimidazione nei confronti di un altro stato…
Almeno, dobbiamo sperarlo davvero, perché questa volta l’esercito americano potrebbe effettivamente scontrarsi con le potenti forze armate russe, equipaggiate con il missile Oreshnik, o con la Flotta di Mosca che dispone dell’analogo missile ipersonico marino Zircon, che nessun sistema antimissile della NATO può intercettare…
Invece, l’Iran ha il diritto di sviluppare un programma nucleare civile e di utilizzare le tecnologie atomiche per scopi pacifici, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista a Sky News Arabi (leggi dettagli su Gospa News International).
ARTICOLO DEL 20 GIUGNO 2025
Il Pretesto della Bomba Atomica dell’Iran
Mentre i reciproci attacchi tra Israele (primo paese a sferrare l’aggressione) e Iran continuano con sempre maggiore intensità tanto da rendere ormai difficile registrare i gravi e reciproci quotidiani danneggiamenti, il rischio di un’escalation mondiale del conflitto è dietro l’angolo…
Nella testa e nelle mani del presidente americano Donald Trump che ha minacciato di voler colpire simbolicamnete l’impianto nucleare di Fordow, situato a 90 metri di profondità e per ora risultato inattaccabile dall’Israel Air Forces (come anche gli altri bunker sotterranei…)
Tale obiettivo serve all’Occidente e alla Lobby Sionista di cui Trump è compiacente servo criminale (negli attacchi sui civili dello Yemen come nei veti USA all’ONU contro la tregua nella Striscia di Gaza) per accreditare la narrazione sul pericolo potenziale dell’Iran che starebbe cercando di incrementare il programma nucleare al fine di ottenere una bomba atomica.
Nonostante la stessa IAEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) abbia smentito questa eventualità l’incubo di tale possibilità è già stato sufficiente al regime sionista israeliano del premier Benjamin Netanyahu per sferrare un attacco ripetendo di fatto l’aggressione che fu fatta dai paesi NATO all’Iraq di Saddam Hussein, non a caso guidato dal partito Ba’th, Partito del Risorgimento Arabo Socialista, di matrice islamica Alawita (vicina a quella Sciita), come la Siria di Bashar Al Assad finita in mano a pericolosi tagliagole dell’ISIS (di ispirazione islamica Sunnita).
Il Piano Militare degli USA ventilato da Trump
Secondo il Wall Street Journal il Pentagono avrebbe già ha predisposto un piano di attacco contro l’Iran ma la Casa Bianca ha aggiunto che Trump avrebbe preso una decisione definitiva “entro le prossime due settimane”.
La croncretezza della minaccia USA, condizionata alla completa interruzione del programma nucleare iraniano invece legittimato e sostenuto dalla Russia, appare confermato dall’intenso movimento di aerei nelle 10 basi militari americane nel Golfo Persico che potrebbero essere facili bersagli dei missili ipersonici israliani come già avvenuto nel gennaio 2020 quando lo stesso Trump ordinò l’uccisione di Qasdem Soleimani, l’ex comandante delle Forze Quds dei Pasdaran iraniani (Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica) che liberò Iraq e Siria dall’ISIS.
Proprio dopo tale assassinio, in violazione a ogni diritto internazionale, Teheran decise di implementare il suo programma di arricchimento dell’uranio…
Il 19 giugno 2025, l’agenzia di stampa statale iraniana Tasnim ha pubblicato un’infografica che indicava che almeno 10 basi militari statunitensi in Medio Oriente si trovavano nel raggio d’azione dei missili iraniani.
Secondo Tasnim, i missili balistici iraniani si trovano nel raggio d’azione di importanti basi statunitensi come Al Udeid in Qatar, Al Dhafra negli Emirati Arabi Uniti e la base della Quinta Flotta in Bahrein. L’arsenale missilistico iraniano, che include missili a medio raggio come lo Shahab-3 e il Qiam, è in grado di colpire obiettivi fino a 2000 chilometri di distanza, coprendo una porzione significativa della regione, riporta Al Jazeera.
L’annuncio fa seguito al rafforzamento della presenza militare statunitense nel Golfo Persico, dove la CNN ha riferito che gli Stati Uniti hanno schierato la portaerei USS George Washington in risposta agli attacchi israeliani contro gli impianti nucleari iraniani iniziati il 13 giugno.
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Mentre l’Iran ha incrementato l’esportazione di petrolio come se volesse prepararsi alla possibilità di chiudere lo Stetto di Hormuz alle petroliere determinando così uno shock imponderabile per tutto il mercato mondiale dle greggio.
L’Avvertimento della Russia agli USA sul rischio Escalation
La Russia prosegue i suoi contatti con l’Iran, Israele e ccon gli USA, e ritiene che si possa arrivare a una soluzione del conflitto. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro notturno con i rappresentanti delle maggiori agenzie di stampa internazionali.
Lo Zar di Mosca, pur con la consueta prudenza diplomatica, ha detto anche altre cose importanti.
«L’Iran, sotto attacco da parte di Israele, non sta chiedendo assistenza militare alla Russia» nonostante l’alleanza stipulata di recente. Ma potrebbe farlo in caso gli USA intervengano direttamente nel conflitto come ventilato da Trump.
Mosca mette in guardia Washington dall’interferire nelle azioni militari contro l’Iran, poiché ciò è gravato da conseguenze incontrollabili, ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in una conferenza stampa a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF).
“Vorremmo in particolare mettere in guardia Washington dall’intervento militare in questa situazione, che rappresenterebbe un passo estremamente pericoloso con conseguenze negative davvero imprevedibili”,ha affermato, facendo eco ad allarmi lanciati da mesi.
«Washington commetterebbe un grave errore decidendo di attaccare l’Iran», ha dichiarato a RT il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto in corso tra la Repubblica Islamica e Israele non farà che peggiorare la situazione nella regione, ha avvertito.
Alla domanda sulla possibilità di un cambio di regime in Iran per mano degli Stati Uniti o di Israele, Peskov ha ribadito l’opinione del presidente Vladimir Putin secondo cui tali discussioni sono inaccettabili. “Riteniamo che sia inaccettabile avere simili conversazioni, e ancor più intraprendere tali azioni”, ha affermato.
La Retorica anti-Iran di Israele e Italia smentita da un Vescovo
“Un dittatore come Khamenei, che è a capo dell’Iran e ha inciso sulla sua bandiera la distruzione di Israele, non può continuare a esistere”.
Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz che ha definito la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei. “il moderno Hitler”, aggiungendo che “impedire la sua esistenza è uno degli obiettivi dell’operazione”. Lo riporta Ynet.
Basta questa dichiarazione per smascherare l’iprocrisia e la falsità del regime sionista di Benjamin Netanyahu, più volte prodigo di adulazione verso il dittatore del Terzo Reich Adolf Hitler.
Dopo aver compiuto un genocidio di donne e bambini innocenti in Palestina tanto da meritarsi un mandato di cattura per crimini di guerra da parte della Corte Penale Internazionale i suoi complici governativi accusano ora l’Iran di essere la radice del male sebbene Teheran sia da anni estranea a ogni scontro diretto contro Tel Aviv ad eccezione di quando è stata provocata.
La teocrazia iraniana dell’ayatollah si è limitata – pur smentendolo ufficialmente – ad armare le popolazioni musulmane della loro stessa confessione Sciita, come i separatisti Houti nello Yemen e la forza paramiliatre Kata’ib Hezbollah controllata dal Partito di Dio che conta 15 rappresentanti ufficialmente eletti nell’assemblea nazionale.
L’Iran si è trovato a dover combattere sovente contro Al Qaeda, ISIS e altre organizzazioni terroristiche create da paesi islamici di confessione Sunnita (come l’Arabia Saudita) in collaborazione con l’intelligence militare angloamericana Five Eyes per la destabilizzazione del Medio Oriente tramite le Primavere Arabe ma anche utilizzati come mercenari jihadisti in altri conflitti europei come nei Balcani e in Ucraina.
Tutto ciò dovrebbe essere sufficiente a smentire la retorica filo-sionista, sostenuta ad esempio dal Governo Meloni con svarie sfumature, secondo la quale «l’Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi».
Mentre, a suo distopico giudizio, non lo sarebbe per l’umanità intera Israele che possiede almeno 90 testate nucleari e sta sterminando impunemente palestinesi musulmani, libanesi e siriani cristiani in Terra Santa.
Alla premier italiana risponde un’autorevole voce spirituale, l‘Arcivsecovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo, monsignor Franco Moscone, che durante una manifestazione in piazza contro il genocidio a Gaza ha tuonato:
“Continuare a difendere Israele solo perché viene considerata l’unica democrazia dell’area è una bugia, una falsità storica, una complicità ideologica” è quanto affermato dal presule del Santuario di San Pio.
Ma è comprensibile che la Meloni, divenuta completamente serva degli interessi della Lobby delle Armi dopo la decisione di nominare Guido Crosetto quale Minsitro della Difesa nonostante i macroscopici conflitti d’interessi per il suo precedente ruolo di consulente delle industrie belliche, e figlia di quel mainstream massonico da cui è nato il Movimento Politico Sionista proprio per legittimare l’espropriazione della Palestina alle popolazioni arabe, sia diventata la più abile bugiarda mai apparsa durante così gravi tensioni della Repubblica Italiana.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio – direttore Gospa News
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