TURBO-CANCRO PER BIDEN DOPO VACCINI COVID. Ex Presidente sponsorizzato da Pfizer finanziò Test SARS di Fauci, Occultò Virus Artificiale e Danni da sieri mRNA

di Carlo Domenico Cristofori
«L’ex presidente Joe Biden ha espresso lunedì la sua gratitudine per l’ondata di sostegno ricevuta dopo che il suo ufficio ha annunciato, il giorno prima, che gli era stata diagnosticata una “forma aggressiva” di cancro alla prostata. “Il cancro ci tocca tutti”, ha detto Biden in un post sui social media. “Come molti di voi, Jill ed io abbiamo imparato che siamo più forti nei punti deboli. Grazie per averci sollevato con amore e sostegno.”
La CBS ha riferito poche ore fa…
Biden e la sua famiglia stanno valutando le opzioni terapeutiche con i suoi medici dopo la diagnosi di venerdì, ha affermato il suo ufficio. All’ex presidente è stato diagnosticato un “cancro alla prostata, caratterizzato da un punteggio di Gleason di 9 (Grado Gruppo 5) con metastasi ossee”, secondo una dichiarazione del suo ufficio. E sebbene la dichiarazione abbia osservato che Biden ha una “forma più aggressiva della malattia, il cancro sembra essere sensibile agli ormoni, il che consente una gestione efficace”.
Quando un essere umano si ammala, da autentici cristiani, è proibito gioire, anche se questa persona, nella sua potente vita pubblica, ha messo in atto stratagemmi che non avevano la minima parvenza di umanità…
La forma aggressiva di cancro che potrebbe portare alla morte dell’ex presidente democratico 82enne in breve tempo può assolutamente rientrare in quel nuovo tipo di turbo-cancro emerso dopo le vaccinazioni di massa contro il Covid-19 che lo stesso Biden ha imposto a milioni di persone, studenti, soldati, operatori sanitari e molte altre categorie professionali.
Negli Stati Uniti, come in America, ben pochi hanno potuto rivendicare il diritto di non vaccinarsi, senza essere licenziati o sospesi dal servizio attivo dall’Esercito.
Ci sono centinaia e centinaia di cause pendenti di cittadini americani in attesa di un risarcimento per un licenziamento ingiusto, per essere stati danneggiati da sieri sperimentali di geni mRNA o, peggio ancora, per aver pianto un familiare morto a causa dei componenti pericolosissimi dei vaccini contro il Covid.
Tra queste c’è la metilpseudouridina, che definiamo una molecola diabolica perché è stata manipolata in laboratorio ben tre volte prima di essere inserita nei sieri del gene mRNA, e che uno studio pubblicato sulla rivista Science Direct ha direttamente correlato al turbo-cancro come reazione avversa all’inoculazione di vaccini.
Ma la nemesi giusta che ora sembra ricadere su Biden non si limita a questo.
Giusta Nemesi per le azioni losche e malevole del Presidente USA durante la pandemia
Era vicepresidente degli Stati Uniti quando il Presidente Barack Obama fece aprire in Ucraina 12 laboratori batteriologici dal Pentagono (in collaborazione con la CIA), dove vennero condotti esperimenti molto pericolosi su vari virus letali, come scoperto dall’esercito russo nella sua operazione militare speciale nel Donbass.
Non solo: a gestirli fu chiamata l’azienda americana Metabiota, finanziata dal figlio Hunter in un perverso e losco giro di denaro attorno alla società energetica Burisma a cui abbiamo dedicato numerose inchieste, tra cui, l’ultima, quella che ruota attorno a un ex funzionario della CIA coinvolto anche nella deposizione delle indagini sugli attentati dell’11 settembre 2001.
Era il numero 2 della Casa Bianca anche quando gli USA lanciarono il progetto Predcit, finanziato anche da Bill Gates, con cui il famigerato virologo Anthony Fauci finanziò pericolose ricerche sui coronavirus nel Wuhan Institute of Virology e nella Chapell Hill dell’Università della Carolina del Nord.
Dove il microbiologo Ralph Baric iniziò a creare SARS in laboratorio fin dal 2007, come rivelato da Gospa News, e virus ricombinanti sintetici ancora oggi classificati, come confermato da un documento esclusivo dell’Aeronautica Militare statunitense, da noi pubblicato in esclusiva.
Non solo. Quando Biden fu eletto presidente nel gennaio 2021, grazie a una campagna elettorale realizzata anche con i soldi di Pfizer, nominò immediatamente Avril Haines, avvocato ed esperta di armi biologiche, ex vicedirettrice della CIA all’epoca dei test di Fauci Gain of Function in deroga alla moratoria di Obama e profeta della pandemia di coronavirus nel 2018, a direttrice dell’Intelligence statunitense.
Fu lei, nella sua veste di ODNI, a nascondere in ogni modo la spaccatura interna alle agenzie federali sull’origine del virus di laboratorio.
Non contento di ciò, l’anziano inquilino della Casa Bianca fece anche pressione su Facebook e altri social network di Mark Zuckerberg affinché censurassero le notizie sull’origine artificiale del SARS-CoV-2 e sui gravi effetti collaterali, a volte persino letali, dei vaccini contro il Covid.
La conferma della piena consapevolezza di un progetto di sperimentazione di massa e di spopolamento viene dal fatto che pochi mesi prima della scadenza del suo mandato, il governo Biden ha finanziato, insieme agli amici della Commissione Europea di Ursula Von der Leyen, uno studio pagato appositamente per negare l’origine di laboratorio del SARS-Cov-2 nonostante essa sia ormai stata quasi “certificata” dall’FBI, dalla CIA e da due diverse commissioni dei due rami (Senato e Camera) del Congresso USA.
Che possa riposare in pace, se può, signor Joseph, quando arriverà il suo momento.
Ma fino ad allora, forse tutta la sua sofferenza le permetterà di comprendere il danno arrecato a molti americani che, prima della pandemia, avevano ancora fiducia nel POTUS (Presidente degli Stati Uniti).
Carlo Domenico Cristofori
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