Senato dà OK: GOVERNO MELONI VERSO LA DITTATURA MILITARE. Nel DL Sicurezza “007 con Licenza di Uccidere” e Poliziotti-Spie Armati anche Fuori Servizio (senza Licenza)
L’Aula del Senato ha approvato la conversione in legge del decreto Sicurezza – “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” – su cui il governo ha posto la questione di fiducia, con 109 favorevoli, 69 contrari e un astenuto.
Con l’approvazione definitiva del decreto Sicurezza al Senato, “il governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa”, ha scritto sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Restano molti misteri sull’interpretazione delle norme relative agli sconfinati poteri concessi all’intelligence e agli agenti di pibblica sicurezza…
ARTICOLO DEL 30 MAGGIO 2025
Incremento dei Poteri delle Forze di Polizia
Proprio mentro i vertici delle istituzioni europee denunciano fenomeni estremisti all’interno delle Forze dell’Ordine, già segnalati da Amnesty International in merito alle manifestazioni Pro-Palestina e dai media circa gli in indumenti neonazisti indossati da alcuni poliziotti su sui aveva promesso indagini la Questura di Milano, il Governo Meloni accelera l’approvazione del Decreto Sicurezza nel quale, in mezzo a varie norme demagogiche per proteggere i ricchi benestanti dai micro-reati di disperati alla fame, ha fatto approvare dalla Camera un notevole ampliamento del potere dei poteri delle Forze di Polizia.
Sebbene gli atteggiamenti repressivi attuati in più occasioni dall’attuale maggioranza di governo (tra cui le deportazioni dei migranti in fuga dalle guerre NATO e anche per la cancellazione del reddito di cittadinanza, unico paese dell’UE a non averla insieme alla Grecia) non abbiamo risolto ma anzi acuito i gravi problemi sociali di un paese come l’Italia che, col place dei governi vigenti, è storicamente e culturalmente controllato dalla triade di massoneria, mafia e servizi segreti stranieri…
Lo Scontro Europeo sui Poliziotti Estremisti
«E’ scontro aperto tra l’Italia e il Consiglio d’Europa. Dopo la lettera con cui la settimana scorsa Roma e Copenaghen hanno contestato alcune sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia di migranti, questa volta a finire nel mirino della commissione contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) dell’organo intergovernativo con sede a Strasburgo sono state le forze dell’ordine italiane» scrive l’ANSA.
«A innescare la polemica è stata la richiesta del presidente dell’Ecri, Bertil Cottier,al governo italiano di “condurre al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nell’operato delle sue forze di polizia”. Parole che hanno subito suscitato una reazione decisa da parte delle istituzioni italiane» aggiunge l’agenzia di stampa italiana.
Se il DL Sicurezza supererà le proteste dell’opposizione (concentrata soprattutto sulle norme contro i diritti a manifestazioni di protesta passiva) ecco le tre enormi novità nascoste tra le pieghe del provvedimento:
– viene estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence che diventeranno quindi “007 con licenza di uccidere” come il leggendario James Bond in un contesto sociale italiano gravato da decenni di Stragi Impunite in cui i servizi segreti deviati hanno avuto ruoli fondamentali: dal’abbattimento con un missile del DC-9 di Ustica alle Stragi di Capaci e Via d’Amelio in cui morirono i giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Nell’incandescente scenario geopolitico attuale qualsiasi azione degli operatori dell’Intelligence potrebbe diventare pertanto non punibile (come avvenuto nel caso del torturatore libico Almasri): basterebbe un sospetto, circostanziato o meno, che il loro bersaglio sia in qualche modo lontanamente inquadrabile in contesti di legittima manifestazione politica anti-sionista (ben differente dall’antisemitismo) o di sostegno ai diritti delle popolazioni filorusse del Donbass, falcidiate da 11 anni di guerra civile e poi internazionale..
VIDEO – Denuncia in Parlamento della Deputata sul Terrorismo di Stato
Poliziotti-Spie Armati anche fuori Servizio senza Licenza
Nell’ambito di queste iniziative volte a potenziare le attività in una logica di Stato di Polizia…
– viene inoltre concesso alle Forze dell’Ordine di utilizzare dispositivi di videosorveglianza con cui potranno spiare qualsiasi cittadino che prenderà parte a manifestazioni pubbliche non politicamente gradite.
– infine si autorizzano gli agenti di pubblica sicurezza a portare senza licenza alcune tipologie di armi anche quando non sono in servizio, come rileva soltanto l’agenzia giornalistica AGI.
In merito a questo punto dovrà essere ben chiarito quali sono le armi che un poliziotto potrà portare senza licenza, ovvero senza la certificazione depositata della pistola in uso… Ciò infatti, se la norma non sarà abbastanza chiara e precisa, portare al “far-west” della circolazione di armi “clandestine” dato che non sarebbe più necessaria una documentazione della Questura che le legittimi…
Queste tre norme, a cui i quotidiani di mainstream hanno dato ben poco risalto, rappresentano l’anticamera dell’applicazione di una dittatura militare di stampo nazifascista perfettamente in linea con le origini politiche della premier Giorgia Meloni, cresciuta nel vivaio ideologico di estrema destra del Fronte della Gioventù (associazione giovanile del Movimento Sociale Italiano) che ha di recente manifestato una deriva nazi-sionista nel tacito sostegno al genocidio israeliano a Gaza.
Una giovanissima Giorgia Meloni dal Fronte della Gioventù ad Azioni Giovani
Anche l’ex Ministro Trenta Scettica sui Poliziotti Armati fuori Servizio
«È importante chiarire una cosa: io non difendo i delinquenti. Difendo un principio: 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚.Non ci può essere vera sicurezza se, per ottenerla, iniziamo a sospettare dei nostri stessi cittadini, studenti, giornalisti, manifestanti. Ecco perché alcune parti del decreto mi preoccupano».
«I CPR sono Centri di permanenza per il rimpatrio. Luoghi dove vengono trattenuti immigrati senza condanna penale, ma in attesa di essere espulsi. Il decreto prevede che anche chi protesta in modo pacifico o passivo (ad esempio sedendosi a terra) possa essere incriminato. Ma manifestare pacificamente è tutelato dalla Costituzione, non è un crimine. Lo è solo nei regimi autoritari» spiega Elisabetta Trenta su FB.
«Il decreto amplia l’uso del porto d’armi anche fuori servizio per gli agenti. Ma non prevede nessuna valutazione psicologica aggiornata, nessun rafforzamento della formazione sull’uso delle armi in contesti civili» aggiunge l’ex Ministro della Difesa.
«Io credo nelle forze dell’ordine. Le ho difese da ministro e le difendo ogni giorno da cittadina e da persona che si dedica alla politica. Ma 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀, 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐞 𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞» conclude.
Grandi Opere: DIA lancia l’Allarme Criminalità ma Meloni se la prende coi Manifestanti
E’ una ‘ndrangheta sempre più a vocazione imprenditoriale, quella che emerge dal rapporto della Dia. ‘Versatilità’ la parola d’ordine per l’organizzazione calabrese: fondamentale adattarsi ai tanti contesti. Gli uomini delle ‘ndrine capaci di attrarre gli imprenditori, prospettando opportunità e vantaggi immediati. Per poi fagocitare e controllare tutti i settori su cui riesce a mettere le mani. Non solo nella regione d’origine.
È quanto scrive la Direzione investigativa antimafia (diretta dal generale della Guardia di Finanza MicheleCarbone) nella sua relazione sull’attività svolta nel 2024 e presentata oggi nella sede della Stampa estera.
«Cosche calabresi che “avrebbero evidenziato un crescente interesse nel controllo delle grandioperepubbliche e nella gestione delle risorse economiche degli entilocali, come nel caso delle aziendeospedaliere o dei servizi di raccoltarifiuti“. La ‘ndrangheta – viene sottolineato – è un fenomeno di portata internazionale che, tuttavia, continua a mantenere le sue radici nella provincia di ReggioCalabria, fonte di legittimazione di tutte le decisioni strategiche» riporta il Fatto Quoridiano.
“Per quanto riguarda gli appalti per il PontesulloStretto siamo pronti a svolgere l’attività di prevenzione che sarà decisa dagli organi istituzionali. Abbiamo già un background molto importante di esperienza, di capacità, di risorse”, ha detto il direttore Carbone, a margine della presentazione. L’organizzazione calabrese, infatti, riesce a infiltrarsi in modo sempre più concreto e articolato “nel settore degli appaltipubblici e nel rilascio di autorizzazioni, licenze e concessioni“, si legge nella relazione. Nel periodo di riferimento – spiega la Dia – sono stati adottati almeno 208provvedimentiinterdittiviantimafia, di cui oltre 138 emanati da prefetture al di fuori della Calabria (alcuni dei quali in aree d’origine di altre matrici criminali quali Sicilia, Puglia, Campania, Lazio e Basilicata).
Più che perseguire i manifestanti che protestano democraticamente contro le Grandi Opere (quando lo fanno democraticamente e senza violenza…) il Governo Meloni dovrebbe controllare meglio i parlamentari della sua maggioranza provenienti dalle zone ad alta densità mafiosa…
I Magistrati: “La Repressione del Dissenso”
“E’ inquietante il messaggio del dl sicurezza, che sembra avere solo un duplice obiettivo: da un lato, creare nella collettività un problema che non esiste, non mi pare che ci sia alcun allarme sociale o alcuna questione emergenziale legata all’ordine pubblico; dall’altro, tentare di porre le basi per la repressione del dissenso”
E’ quanto ha affermato il segretario generale dell’Anm, Rocco Maruotti, nel corso del suo intervento al Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe.
Carlo Domenico Cristofori
Dl Sicurezza, da detenute madri a resistenza passiva. Ecco le norme
articolo di RAI News – i links ai precedenti articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori
ono in tutto 14 i nuovi reati che vengono introdotti e 9 le aggravanti aggiuntive. In 39 articoli il decreto sicurezza, che ha sostituito il ddl approvato in prima lettura alla Camera e poi ‘arenatosi’ al Senato anche a seguito dei rilievi sollevati dal Colle, riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla ribattezzata dalle opposizioni ‘norma anti Gandhi’, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ‘anti No-Tav e anti No-Ponte’.
Anche sul fronte aggravanti si aggiungono fattispecie, come quella prevista per i reati commessi nei pressi delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani. Viene poi estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati.
Il decreto riproduce sostanzialmente i contenuti del disegno di legge sicurezza: confrontando i testi dei due provvedimenti sono 12 gli articoli che hanno subito modifiche, anche minime, rispetto al testo originario.
Tra le modifiche più consistenti rientrano le norme sulle detenute madri e quelle relative alle sim telefoniche per cittadini extra Ue.
Lotta a terrorismo e criminalità organizzata. Il decreto introduce nuove fattispecie di reato, come la detenzione di materiale con finalità di terrorismo che viene punita con la reclusione da 2 a 6 anni, e la diffusione online di istruzioni per compiere atti violenti o sabotaggi (art. 270-quinquies.3 c.p.). Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, si estendono le verifiche antimafia anche alle imprese che aderiscono al ‘contratto di rete’. Si esclude che il prefetto possa procedere d’ufficio a limitare alcuni effetti dell’informazione interdittiva antimafia per garantire adeguati mezzi di sussistenza ai familiari del destinatario della stessa.
Lotta all’usura. L’art. 33 del provvedimento prevede che gli operatori economici vittime del reato di usura, beneficiari dei mutui erogati ai sensi dell’art. 14 della legge 108/1996, siano affiancati da un esperto incaricato di assisterli nel percorso di rilancio economico e reinserimento nel circuito legale.
Occupazioni case. Nasce il reato di occupazione arbitraria di immobile e si prevede la possibilità per la polizia giudiziaria di disporre il rilascio immediato dell’immobile occupato, anche senza mandato del giudice, in caso di occupazioni illegittime.
Tutele per forze dell’ordine. Viene rafforzata la tutela penale per le forze di polizia e aumentano le pene per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Si introduce una circostanza aggravante se il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l’aumento di pena fino alla metà e un’ulteriore circostanza aggravante in caso di atti violenti commessi al fine di impedire la realizzazione di un’infrastruttura. Si prevede la possibilità di dotare le Forze di polizia di dispositivi di videosorveglianza indossabili (bodycam), idonei a registrare l’attività operativa nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico, di controllo del territorio, di vigilanza di siti sensibili e in ambito ferroviario e a bordo treno e quella di utilizzare dispositivi di videosorveglianza, anche indossabili, nei luoghi e negli ambienti in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale. Viene inoltre introdotto un sostegno economico destinato alle spese legali fino a 10.000 euro per agenti coinvolti in procedimenti penali relativi al servizio.
Carceri e centri migranti. Nasce il nuovo reato di ‘rivolta all’interno di un istituto penitenziario’, che punisce le condotte di promozione, organizzazione o direzione e partecipazione a una rivolta consumata all’interno di un istituto “da tre o più persone riunite, mediante atti di violenza o minaccia, tentativi di evasione o atti di resistenza anche passiva che impediscono il compimento degli atti d’ufficio o del servizio necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza”. Si prevede la reclusione da 1 a 5 anni (carcere) o 1 a 4 anni (Cpr) per chi partecipa con violenza, minaccia o resistenza all’autorità e fino a 18 anni di reclusione quando la rivolta provochi morte o lesioni gravi.
Proteste in piazza e blocchi ferroviari. Viene prevista una nuova circostanza aggravante per i delitti non colposi contro la vita e l’incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, qualora commessi all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri. Si aggrava anche la pena per il reato di danneggiamento in occasione di manifestazioni pubbliche. Si estende il cosiddetto Daspo urbano a coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti, per delitti contro la persona o contro il patrimonio commessi nelle aree interne e nelle pertinenze di infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. Si estende l’arresto in flagranza differita al reato di lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. L’art. 14 del decreto trasforma in reato (prima era solo un illecito amministrativo) l’impedimento alla libera circolazione su strada o ferrovia, come nel caso degli attivisti per il clima.
Accattonaggio e truffa. Pene più severe per chi impiega minori nell’accattonaggio e per chi commette le truffe. Si rafforzano gli strumenti di repressione delle truffe agli anziani, con l’introduzione di una specifica ipotesi di truffa aggravata con pene da due a sei anni e multa da euro 700 a euro 3.000.
Stop alla cannabis light. Il decreto-legge vieta “la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l’invio, la spedizione e la consegna delle infiorescenze della canapa coltivata anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti o costituiti da tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli oli da esse derivati”. Di fatto tutte le infiorescenze di canapa sono diventate illegali, indipendentemente dal loro contenuto di THC.
Carcere e tutela dei minori. In materia di esecuzione della pena, si cancella l’obbligo di rinvio della stessa per le donne incinte e con prole e se ne preclude il rinvio facoltativo “se da ciò derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti”. Si prevede la differenziazione nelle modalità di esecuzione della pena tra la madre di figli di età fino a 1 anno e delle madri di figli di età da 1 a 3 anni.
Le opposizioni in Aula con cartelli ‘Decreto Paura’. La maggioranza in coro: ‘Onestà, onestà’
‘Decreto paura’ e Né libere né sicure’ sono alcuni dei cartelli che i parlamentari dell’opposizione sollevati in Aula prima del voto finale sul decreto sicurezza. Dai banchi delle opposizioni durante il voto sono partite le grida ‘Vergogna’ mentre la maggioranza ha fatto un coro ‘Onestà, Onestà’.
I cartelli sono stati fatti abbassare dai commessi mentre il voto del provvedimento è stato sottolineato da un applauso della maggioranza. Pd, M5s ed Avs avevano fogli anche con le scritte ‘La protesta non si arresta’; ‘La democrazia non si piega’ e ‘Né liberi, né sicuri’.