“MISURE EMERGENZA COVID-19 ILLEGITTIME”. Protesta “Pilota” in Umbria contro la Mancata Ordinanza Sanitaria del Sindaco

“MISURE EMERGENZA COVID-19 ILLEGITTIME”. Protesta “Pilota” in Umbria contro la Mancata Ordinanza Sanitaria del Sindaco

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Introduzione di Gospa News

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo dell’insegnante Paola Persichetti, madre e nonna cristiana, leader delle battaglie del comitato Spontaneo “La Gente come Noi di Terni” che nei giorni scorsi ad Assisi è intervenuta all”importante appuntamento con l’ex magistrato Paolo Sceusa, presidente emerito di Cassazione in pensione, quale evento clou della sua Marcia delle Libertà per i diritti costituzionali soppressi dalle restrizioni dell’emergenza Covid-19 e dall’imposizione dei Green Pass per lavorare ad alcune categorie e agli over 50. I links all’interno dell’articolo sono stati aggiunti da Gospa News. 

L’articolo verte sulla spinosa questione della mancata adozione di ordinanze sull’emergenza pandemica da parte di un sindaco umbro ma è spia di un fenomeno che potrebbe essere avvenuto in moltissimi Comuni d’Italia.


LE RESPONSABILITA’ DEL SINDACO NELLA DICHIARAZIONE DI EMERGENZA NAZIONALE 30 GENNAIO 2020

di Paola Persichetti

L’iniziativa che parte oggi intende rendere nota la responsabilità dei sindaci e dei Comuni e far sì che gli stessi rispondano proprio delle loro responsabilità, in sede civile, penale e amministrativa per la raccolta dei dati e per le misure emergenziali in occasione della dichiarazione di presunto rischio pandemico connesso ad agenti virali trasmissibili. La dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale viene dichiarato in riferimento all’articolo 24 del decreto legislativo numero1/2018.

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Il codice della protezione civile decreto legislativo 1 / 2018 prevede che l’emergenza deve partire necessariamente ed essere richiesta dal territorio locale A partire dalla struttura comunale. Il primo responsabile della protezione civile in ogni comune è quindi il sindaco . È lui il responsabile penale, civile, amministrativo ed economico delle conseguenze delle sue azioni e delle sue omissioni.

Un Comune che non abbia dichiarato l’emergenza non ha ragione di applicare le misure previste per gestire un’emergenza che, quindi, in quel Comune non esiste.

Fa riflettere una frase profetica di Ettore Gotti tedeschi: “Nell’epoca dell’inganno del politicamente corretto, esprimere pensieri politicamente scorretti è il primo e più potente atto sovversivo”.

La pandemia del 2020 è una rappresentazione: per alcuni una tragedia, per altri una commedia, per altri una farsa.

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Ma procediamo con una breve cronistoria della legge. Il 31 gennaio 2020 abbiamo assistito alla dichiarazione di emergenza del Consiglio dei Ministri, in riferimento alla dichiarazione di emergenza internazionale da parte dell’OMS, datata 30 gennaio 2020. E andremo a chiarire quello che andava fatto a livello locale comunale e ciò che invece non è stato fatto. La dichiarazione del Governo è stata fatta senza formale richiesta da parte delle amministrazioni locali: prima questione della mancata osservanza della norma in materia.

Allora andiamo a leggere il codice della protezione civile decreto legislativo numero 1/2018. Una domanda che tanti si sono posti: qual era il compito del sindaco?

E così andiamo a scoprire a quale emergenza si è fatto riferimento, certamente non a quella sanitaria. Scopriamo il perché? Il sindaco è la prima autorità sanitaria locale e per questo motivo, i consiglieri del gruppo misto al Comune di Terni, Annamaria Leonelli ed Emanuele Fiorini, il primo febbraio 2022, dopo il secondo sit-in sotto l’Ordine dei Medici (dove venivano richieste risposte riguardo alla prescrizione del vaccino, alle inoculazioni in ambiente protetto, alla farmacovigilanza attiva secondo una normativa europea del 2006) fanno finire il caso sui banchi di Palazzo Spada, esortando il sindaco ad intervenire con una commissione apposita. I due consiglieri chiedono di valutare la congruità della certificazione di esenzione alla somministrazione del vaccino Covid-19, tramite l’istituzione di un’apposita commissione.

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Così questa richiesta viene inserita in un’interrogazione, presentata il 31 gennaio in Consiglio comunale dai due consiglieri: “Nelle ultime settimane sempre più medici di base stanno ricevendo pressioni ed in alcuni casi perfino minacce verbali; alcuni pazienti soggetti ad obbligo vaccinale e con l’intento ultimo di esserne esonerati, supportati anche da PEC dell’avvocato, premono per ottenere, certificati di esenzione, minacciando altrimenti denunce”.

In questo clima i consiglieri del gruppo misto chiedono un intervento del sindaco Latini per ripristinare la tranquillità. Gli stessi chiedono al sindaco di adoperarsi nelle sedi opportune al fine di attivare commissioni volte a verificare la congruità dei certificati di esenzione alla somministrazione del vaccino anti covid-19 rilasciate dai medici vaccinatori, anche al fine di assicurare loro di operare in maniera tranquilla e serena.

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Pertanto andremo a spiegare ai consiglieri comunali Leonelli e Fiorini che, ciò che veniva chiesto ai medici di medicina generale, è previsto da normative e non da opinioni ed inoltre che non era una minaccia. La prescrizione è un atto medico non delegabile .

Sarà importante scoprire come siamo stati condotti in una Matrix, in uno stato di eccezione, in assenza della dichiarazione di emergenza sanitaria che doveva essere dichiarata con un’ordinanza del sindaco, in parziale deroga delle leggi statali, ma mai contraria ai principi della costituzione. Le ordinanze, ovvero atti necessitati devono essere basati su reali presupposti di urgenza, contingenza, imprevedibilità, impossibilità di avvalersi degli strumenti di legge ordinari che deve basarsi su apposita istruttoria caso per caso e sulla consulenza di uno staff tecnico appositamente riunito.

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Un Comune che non abbia dichiarato l’emergenza, chiesto aiuto alla Regione, non è in essa coinvolto e non ha ragione di applicare le misure previste per gestire un’emergenza che in quel comune non esiste. A questo punto siamo noi cittadini di Terni a chiedere al Consiglio Comunale e al Sindaco un’interrogazione in presenza.

Noi cittadini di Terni chiediamo in virtù di quanto previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo numero 33 del 2013, come modificato dal decreto legislativo numero 97 del 2016.,di potere esercitare il nostro diritto. Chiediamo ad ognuno dei destinatari in base alle proprie competenze, di prendere visione dell’atto, ovvero degli atti con cui sia stata dichiarata l’emergenza di livello A, l’emergenza di livello B ed eventualmente l’emergenza di livello C.

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Sollecitiamo inoltre il sindaco e i consiglieri di Promuovere un incontro con i cittadini per confrontarsi sulle ordinanze di emergenza. Noi cittadini siamo molto interessati ad incontrare anche l’apposita commissione richiesta dai consiglieri Leonelli e Fiorini che avrebbe dovuto valutare la congruità delle esenzioni da vaccinazione fatte dai medici vaccinatori.

Chiediamo inoltre al sindaco Latini di poter invitare anche il presidente dell’ordine dei medici di Terni il dottor Donzelli che in materia di esenzioni saprà darci le risposte, da tempo richieste, per tranquillizzare gli animi tutelando la nostra salute. Ora attendiamo una risposta ufficiale a breve.

Paola Persichetti
Leader del comitato spontaneo Gente come noi di Terni
Per contatti 3920637804


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Paola Persichetti

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