GRAFENE ANCHE NELL’ACQUA POTABILE E NEI BIOSENSORI COVID. Pericolose Sperimentazioni in Italia e nel Mondo

GRAFENE ANCHE NELL’ACQUA POTABILE E NEI BIOSENSORI COVID. Pericolose Sperimentazioni in Italia e nel Mondo

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di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

«Si avvisa che l’Istituto di ricerca sulle acque (IRSA) del CNR ha indetto una pubblica selezione ad una borsa di studio per laureati (Bando n. 126.114.BS.007/2021 RM) per la seguente tematica: «Determinazione dello stato di qualità delle acque per il consumo umano e loro trattamento mediante grafene», da usufruirsi presso l’Istituto di ricerca sulle acque – sede di Montelibretti (RM)».

In poche righe la Gazzetta Ufficiale n. 42 del 28 maggio 2021 ha reso noto un progetto sperimentale di portata dirompente per la sua ignota pericolosità. Si tratta dell’uso del famigerato ossido di grafene nell’acqua potabile anche se le gravi interazioni sul corpo umano di questa innovativa sostanza, estratta sinteticamente come allotropo del carbonio dalla grafite, sono al momento in parte sconosciute e in parte inquietanti.

VACCINI & GRAFENE – 6. “NANOPARTICELLE TOSSICHE NEL SANGUE DI 1.006 VACCINATI”. Studio Shock di 3 Chirurghi col Laboratorio Universitario

La presunta presenza del grafene segnalata da due ricerche universitarie sia nel vaccino Covid di Pfizer-Biontech che nel sangue di alcuni vaccinati ha suscitato polemiche nel mondo dei NO-VAX ma anche una valanga di smentite nella comunità scientifica internazionale sebbene gli esperimenti in campo biomedico con il GO (sigla in inglese dell’ossido di grafene) siano stati certificati da molteplici ricerche pubblicate nelle 9 inchieste di Gospa News dal titolo “VACCINI & GRAFENE”.

Il Progetto Graphene Flagship della Commissione Europea

Esiste infatti uno studio firmato tra gli altri dalla famosa zoologa Ilaria Capua e finanziato dalla Commissione Europea in cui si è sperimentato l’uso di questo derivato dal carbonio per un prototipo di vaccino Covid pochi mesi prima che Pfizer immettesse in commercio le sue misteriose (e tossiche per altri motivi conclamati) nanoparticelle lipidiche quali vettori dell’RNA messaggero.

WUHAN-GATES – 65. L’ANELLO MANCANTE DEL DIABOLICO COMPLOTTO NWO-UE: Dal SARS da Laboratorio di Monti al Vaccino COVID col Grafene di Capua

Ma esiste addirittura un brevetto cinese di un vaccino a base di GO che non è mai stato candidato tra i sieri genici Covid. Ciò è probabilmente avvenuto per la nota pericolosità di tale nanomateriale già accertata da uno studio sulla cosiddetta “immunità a progetto” nel quale si è appurato che tale sostanza aveva causato tumori nelle cavie da laboratorio.

VACCINI & GRAFENE – 8. Misterioso Brevetto di Siero Genico mRNA COVID col Pericoloso Materiale. Studi Celati dalla Commissione UE

La maggior parte di questi esperimenti sono stati condotti all’interno del maxi-piano della Commissione Europea denominato Horizon 2020 con cui da una parte si sono finanziati i fact-checker mediatici per censurare le notizie sui pericoli vari dei sieri genici mRNA o mDNA ma dall’altra si è dato supporto al progetto multidisciplinare Graphene Flagship.

Proprio all’interno di questa iniziativa rientra l’esperimento per il quale il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto Istituto di ricerca sulle acque) ha avviato un bando per una borsa di studio:

«È indetta una pubblica selezione per titoli, eventualmente integrata da colloquio, per il conferimento di n.1 borsa di studio per laureati, per ricerche inerenti l’Area Scientifica “Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’ambiente” da usufruirsi presso l’Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR Sede di Montelibretti (RM), nell’ambito dei progetti: “GRAPHENE FLAGSHIP CORE PROJECT 3”, “FORNACI2” e “SANTA Lucia2”, per la seguente tematica: “Determinazione dello stato di qualità delle acque per il consumo umano e loro trattamento mediante grafene”, sotto il coordinamento scientifico della dott.ssa Barbara Casentini e della dott.ssa Elisabetta Preziosi».

Non si sa quali saranno le sperimentazioni del trattamento. Si sa invece che le nanoforme di GO possono causare gravi danni alle cellule umane in quanto già oggetto di vari studi pubblicati dalle più autorevoli riviste scientifiche mondiali. 

VACCINI & GRAFENE – 3. MISTERIOSE E PERICOLOSE NANOPARTICELLE NEL SIERO MRNA. Pfizer: “Tossicologia non Studiata a Fondo”

Questo progetto non è comunque una novità per il CNR che nel lontano dicembre 2019, poco prima dello scoppio della pandemia Covid, aveva cantato vittoria proprio per una rivoluzionaria scoperta. Ecco parte dell’articolo.

Messo a punto dai ricercatori degli Istituti per la sintesi organica e fotoreattività e per la microelettronica e microsistemi del Cnr un nuovo composito che rende più efficaci i filtri per rimuovere principi attivi di farmaci, cosmetici o detergenti presenti nella rete idrica e spesso non eliminati dai trattamenti convenzionali. Lo studio è pubblicato su Nanoscale nell’ambito del progetto europeo Graphene Flagship.

Tra le molte fragilità delle nostre risorse idriche vi è la presenza di nuove sostanze potenzialmente dannose che richiedono efficaci soluzioni per la depurazione. Una nuova tecnologia, che impiega il grafene per potenziare le membrane filtranti polimeriche, è stata messa a punto dai ricercatori dell’Istituto per la sintesi organica e fotoreattività (Cnr-Isof) e dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm) del Consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con la svedese Chalmers University e pubblicata sulla rivista Nanoscale.

“Combinando fogli di ossido di grafene (GO) con membrane di polisulfone e derivati (PSU)”, spiegano Manuela Melucci e Vincenzo Palermo di Cnr-Isof, coordinatori del team di ricercatori che ha svolto la ricerca nell’ambito del progetto europeo Graphene Flagship, ”abbiamo realizzato filtri capaci di catturare contaminanti organici, molecole costituenti principi attivi di farmaci, cosmetici o detergenti che spesso non sono eliminati dai trattamenti convenzionali e che possono quindi contaminare le acque della rete idrica”.

I Biosensori al Grafene per i nuovi Test COVID 

Negli USA, invece, è già stato pubblicato uno studio per l’utilizzo dell’ossido di grafene nei nuovi biosensori per TEST Covid . La ricerca vede come primo firmatari il professor Neelotpala Kumar del Microelectronics Research Center, The University of Texas at Austin.

Ecco cosa si può leggere nell’Abstract del documento pubblicato in pre-print su MedRxiv:

«La pandemia di SARS-CoV-2 ha evidenziato la necessità di dispositivi in grado di effettuare un rapido rilevamento differenziale di virus che possono manifestare sintomi fisiologici simili ma richiedono piani di trattamento su misura. L’influenza stagionale può essere esacerbata dalle infezioni da COVID-19, aumentando il carico sui sistemi sanitari. In questo lavoro, dimostriamo una tecnologia, basata su transistor ad effetto di campo in grafene a gating liquido, per il rilevamento rapido e ultrapreciso e la differenziazione dell’influenza e della proteina di superficie SARS-CoV-2».

«Più distintamente, il nostro dispositivo è costituito da 4 transistor a elettrolita con effetto di campo in grafene integrati disposti in un’architettura quadrupla, in cui ogni quarto è funzionalizzato individualmente (con anticorpi o controllo chimicamente passivato) ma misurato collettivamente. La nostra piattaforma di sensori è stata testata rispetto a una gamma di concentrazioni di proteine di superficie virale di entrambi i virus con la concentrazione più bassa testata e rilevata a ∼50 ag/mL, o 88 zM per COVID-19 e 227 zM per l’influenza, che è 5 volte inferiore rispetto ai valori riportati in precedenza su una piattaforma simile».

WUHAN-GATES – 49. SARS-2 FAUCI, GRAFENE DARPA-OBAMA, VACCINI GATES-BIDEN-UE. Complotto NWO per Controllo NeuroCerebrale

«A differenza del classico test di reazione a catena della polimerasi in tempo reale (RT-PCR), che ha un tempo di risposta di poche ore, la nostra tecnologia presenta un tempo di risposta ultrarapido di circa 10 secondi anche in mezzi complessi come la saliva. Pertanto, abbiamo sviluppato una tecnologia multi-analita, altamente sensibile e tollerante ai guasti per una rapida diagnosi delle pandemie contemporanee, emergenti e future» conclude il sommario dello studio.

Rammentiamo che il progetto Graphene Flagship è stato avviato dalla Commissione Europea più meno negli stessi anni in cui  l’agenzia militare DARPA ha chiuso un analogo progetto al termine del mandato dell’amministrazione Obama-Biden in cui stava testando l’utilizzo dell’ossido di grafene per il controllo di malattie neurocerebrali.

VACCINI & GRAFENE – 7. Folle Progetto UE con NanoParticelle per un’Immunità “Transumanista”: Rischi Tumori come nei Sieri Covid

E’ quanto ormai urgente che la comunità scientifica internazionale tolga il velo con cui nasconde questi progetti affinché il mondo politico e sociale possa confrontarsi non solo sulla funzionalità e pericolosità biomedica ma anche sulla portata bioetica di simili ricerche che, come l’immunità a progetti, odorano di eugenetica transumanista.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GAZZETTA UFFICIALE n. 42 del 28-5-2021

CNR ISTITUTO DI RICERCA SULLE ACQUE – BANDO DI CONCORSO PER CHIMICO PROGETTO GRAPHENE FLAGSHIP

CNR – Nano-fogli di grafene catturano nuovi contaminanti nell’acqua potabile

MEDRXIV – Graphene Field Effect Biosensor for Concurrent and Specific Detection of SARS-CoV-2 and Influenza

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS

GOSPA NEWS – WUHANGATES REPORTAGE

“NANOFORME TOSSICHE NEL VACCINO PFIZER-BIONTECH”. Studio “Esplosivo’ in ESPOSTO della POLIZIA. Pubblicato dal biochimico Segalla in Italia e USA

VACCINI & GRAFENE – 9. Lacunoso Studio della dottoressa Bolgan tenta di Smontare Cruciali Scoperte del prof. Campra e di un Laboratorio Universitario

TAMPONI PCR “ALTERATI” IN LABORATORI PARTNER DI BIG PHARMA DEI VACCINI. Denuncia di Medici e Vittime sui Test Ritirati dai CDC USA

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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