CAMPI FLEGREI, UN ALTRO SCIAME SISMICO DA INCUBO: 130 scosse nella Notte, Gente in Strada
Nell’immagine di copertina il cratere degli Astroni, il più grande dei Campi Flegrei, e lo sciame sismico di questa notte rilevato dall’Osservatorio Vesuviano
di Redazione Gospa News
Campi Flegrei, la terra trema ancora. Tre scosse forti nella notte e alle prime luci dell’alba: la prima alle 3,47 con magnitudo 3,2, localizzato nei pressi della Solfatara , alla profondità di 1,6 chilometri, la seconda alle 5,53, con magnitudo 2,9, la terza alle 5,57 con magnitudo 2. Al momento non ci sono segnalazioni di danni a cose o persone.
Ma una lettrice di Gospa News, Beatrice Carro, ha segnalato che lo sciame sismico è stato davvero preoccupante essendo state registrate ben 130 scosse di differente entità.
Poche settimane fa si erano verificati altri eventi allarmanti come segnalato dal comunicato dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV):
«Dalle ore locali 09:35 del 14/04/2024 (UTC 07:35 del 14/04/2024) è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. All’orario di emissione del presente Comunicato (ore 13:55) sono stati rilevati in via preliminare 75 terremoti con magnitudo Md ≥ 0.0 (34 localizzati) e una magnitudo massima Md = 3.7 ±0.3».
Al momento le autorità non hanno ancora rilasciato comunicazioni ufficiali sulle nuove scosse telluriche di questa notte. La super-caldera dei Campi Flegrei è un vulcano tra i più grandi del mondo che se dovesse eruttare metterebbe in serissimo pericolo un bacino di 85mila abitanti, come abbiamo evidenziato nelle precedenti inchieste dettagliate.
Il cratere degli Astroni è uno dei più grandi dell’area flegrea ed anche l’unica porzione di territorio non ancora compromesso dall’attività umana e pertanto di notevole interesse paesaggistico e naturalistico.
Esso misura la superficie di circa 250 ettari, 6,5 Km. di perimetro ed ha forma ellittica con l’asse maggiore di circa km. 2 e quello minore di circa Km. 1,6, si legge sul sito CampiFlegrei.it
La depressione interna presenta nella zona centrale alcuni rilievi, formatisi per effetto di eventi vulcanici succedutisi nel tempo, noti come il “Colle dell’Imperatrice”, “La Rotondella” e “I Pagliaroni” e nella zona occidentale, prevalentemente pianeggiante, tre stagni tra i quali il maggiore è denominato “Lago Grande”, ricchi di specie animali e vegetali.