Un nuovo studio pubblicato su Nature ha rilevato che il rischio di miocardite e pericardite aumenta fino al 30% in seguito a un vaccino COVID, con un rischio particolarmente elevato per gli uomini più giovani, fino a 44 volte superiore rispetto a chi non ha fatto il vaccino. Di seguito un articolo di Will Jones, pubblicato suThe Daily Sceptic. Eccolo nella traduzione del Blog di Sabino Paciolla che conferma altri precedenti studi.
Secondo uno studio pubblicato su Nature, il rischio di essere ricoverati in ospedale per infiammazione cardiaca è fino a 44 volte maggiore dopo la vaccinazione Covid.
Lo studio, che ha esaminato lo stato di vaccinazione di tutti i 1.612 casi ospedalieri di miocarditee 1.613 casi ospedalieri di pericarditeverificatisi in Francia tra il 12 maggio e il 31 ottobre 2021, ha rilevato che il rischio di essere ricoverati in ospedale per miocardite era 8,1 volte più alto nella settimana successiva a una seconda dose di Pfizer (intervallo di confidenza [CI] al 95%, da 6,7 a 9,9) e 30 volte più alto dopo una seconda dose di Moderna (CI, da 21 a 43).
Se i risultati vengono suddivisi per età, i rischi più elevati si riscontrano negli adulti più giovani. Nella settimana successiva a una seconda dose di Moderna, il rischio per i maschi di età compresa tra i 18 e i 24 anni era 44 volte superiore (IC, 22-88) e per le femmine era 41 volte superiore (IC, 12-140). Il rischio successivo alla seconda dose di Pfizer è diminuito con l’età, raggiungendo un picco di 18 volte superiore nei maschi di età compresa tra 12 e 17 anni (IC, 9-35), mentre il rischio derivante dal vaccino Moderna a dosi più elevate non è diminuito con l’età. I risultati in base all’età sono illustrati nel grafico seguente (si noti la scala logaritmica, che comprime i numeri più alti).