“CONSULENTE” DI SCHILLACI PAGATO DA PFIZER & GSK FA TERRORISMO SUI MORTI COVID (Vaccinati). Ignora Turbo-Cancro. Fu al Meeting di De Lorenzo, ex Ministro delle Tangenti Big Pharma
Nell’immagine di copertina il luminare dell’Oncologia professor Francesco Cognetti immerso in un groviglio di conflitti d’interessi con le Big Pharma che ha lanciato l’allarme sui morti di Covid per il fallimento della nuova campagna vaccinale
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
«Da diverse settimane si assiste al fenomeno dell’aggravarsi del caos nei nostri sistemi di emergenza. I Pronto Soccorso sono da incubo e le corsie ospedaliere sono ‘sotto assedio’, con molte centinaia di pazienti in attesa di trasferimento in reparti di degenza ordinaria o di terapia intensiva, tempi che possono durare anche diversi giorni. Certamente la combinazione delle acuzie prodotte contemporaneamente dall’infezione Covid e dall’influenza (…). Nel 2023, da 40-50 decessi alla settimana a luglio/agosto si è passati a 150 morti a ottobre, a 290 a novembre, a 425 a fine dicembre per arrivare, nel 2024, a 371 in quest’ultima settimana».
A scriverlo in una nota (Fonte 1) è il Consiglio Direttivo della ConFederazione Oncologi, Cardiologi ed Ematologi (FOCE) che è presieduto dall’esimio professor Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena, Primario Divisione di Oncologia Medica A dell’Istituto Nazionale Regina Elena per lo Studio e la Cura dei Tumori (Roma).
Ma anche Professore di Oncologia Medica all’Università La Sapienza di Roma e ricercatore clinico impegnato nella sperimentazione di nuovi farmaci e nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche in oncologia finanziate dalle Big Pharma dei vaccini mRNA.
Di recente è pure entrato nel Tavolo di Consultazione attivato dal Ministero della Salute guidato dal suo collega oncologo Orazio Schillaci con il FoSSC (Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani) come evidenziamo nel dettaglio nell’ultimo capitolo di questo lungo ma inquietante reportage.
Trattandosi di un luminare nel campo dei tumori, presidente di due differenti associazioni, abbiamo cercato il suo nome in correlazione al fenomeno del letale ed anomalo turbo-cancro associato ai sieri genici mRNA Covid, ritenuti potenzialmente oncogeni dal Chirurgo Generale dello Stato della Florida che ne ha chiesto alla Food and Drug Administration (FDA) l’immediato e completo stop. Nessun risultato su google.
La Sintesi dei Conflitti d’Interessi tra Big Pharma e Professor Cognetti
Sembra volutamente ignorarlo proprio come il ricercatore fidato del Ministro della Salute Orazio Schillaci che arrivò a negarne l’esistenza prima di essere beccato dai media anche di settore (Science) a taroccare uno studio sui tumori…
Invece abbondano convegni e ricerche sul cancro a cui ha preso parte l’oncologo e che sono stati sponsorizzati da Pfizer e della sua socia GSK di cui lo stesso Cognetti è stato nell’Advisory Board, il Comitato di Consulenza.
In uno di questi simposi medici sponsorizzato nel 2014 a Roma proprio dalla GlaxoSmithKline – finanziata e pilotata da Bill Gates che in quell’anno lanciò il progetto pilota della Global Health Security Agenda con l’amministrazione USA Obama-Biden e col premier Matteo Renzi sfociato nei 10 vaccini obbligatori in età scolare per i minori – lo stimato prof. Cognetti ebbe l’onore di presiedere la Sessione 3 dell’evento Melanoma Inedpendent Board che vide nel Meeting Board l’ex Ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, quale presidente della European Cancer Patient Coalition (ECPC), condannato per la tangente ricevuta da SmithKline Beecham, progenitrice di GSK.
Esageriamo nel definirlo un intrigo diabolico?
Ciò non getta la minima ombra sulla rettitudine professionale dell’oncologo romano (intervenuto al convegno insieme a molti altri colleghi italiani a conferma che nessuno si vergogna a collaborare con un ex tangentista della salute che impose ai bimbi il vaccino sull’Epatite B prodotto da SmithKline Beecham) ma rende palese che non sembra proprio lui il soggetto indicato a lanciare un allarme sui morti Covid per una scarsa diffusione dei vaccini prodotti dalla Big Pharma con cui collabora.
E’ infatti il ruolo di consulente GSK (partner Pfizer) di Cognetti (attestato dalle dichiarazioni di conflitto d’interesse dei suoi studi, come vedremo nel dettaglio più avanti) a conferire rilevanza giornalistica alla partecipazione di quella conferenza MIB del 2014 a Roma (Fonte 2), sponsorizzata dalla stessa Big Pharma londinese, che ebbe come protagonista l’ex Ministro della Sanità De Lorenzo…
Anche perché la Confederazione che presiede ha fatto evidente “terrorismo mediatico” senza specificare quanti dei deceduti erano vaccinati coi booster che possono compromettere il sistema immunitario naturale (ormai decine di studi pubblicati sulle più importanti riviste mediche hanno conclamato) e possono addirittura innescare disturbi da Long Covid con evidente rischi di Spike-Demia, Spike-Patia e conseguenti decessi. Senza considerare le cosiddette infezioni-breccia da Covid, risultate letali in migliaia di casi negli Usa ma occultate dalla farmacovigilanza dell’Unione Europea.
Va comunque rilevato che anche senza una specifica distinzione tra vaccinati e non vaccinati (questi ultimi meno esposti al rischio di ricovero ed eventuale decesso come appurato da un maxi-studio dell’università ospedaliera di Tartu in Lettonia), è pacifico che si tratta per lo più di persone con un ciclo primario di vaccinazione completo in quanto, a causa degli obblighi imposti a varie categorie dal Governo Draghi e mantenuti per qualche giorno dal Governo Meloni, il 90 % degli Italiani si è fatto inoculare almeno due dosi mentre alcuni sono già arrivati alla 7a in Piemonte…
Ma vediamo cosa sostiene il direttivo del FOCE (Fonte 1) presieduto da Cognetti:
«È evidente che non è vero quanto affermato da qualcuno a fine luglio, cioè che la pandemia Covid ‘era finita nei numeri’. Il virus non è mai scomparso. D’altra parte, lo stesso termine ‘pandemia’ contraddice clamorosamente un’affermazione del genere: ebbene sarà pure finita la fase pandemica vera e propria, ma fatto sta che il virus continua a circolare a livelli elevati ed il carico di malattia che determina si è andato ad aggiungere a quello di un’influenza, quest’anno particolarmente contagiosa ed aggressiva. Affermazioni del genere ed altre hanno quindi ingenerato nella popolazione la convinzione che tutto fosse passato. Abbiamo assistito a una totale rimozione del SARS-CoV-2, è come se il virus fosse stato dimenticato. Di conseguenza la campagna vaccinale è stata del tutto insoddisfacente. Dall’inizio della campagna autunno-inverno al 4 gennaio 2024, nel nostro Paese sono stati vaccinati appena 1.927.035 cittadini».
Il comunicato riportato dal Quotidiano Sanità senza minimamente accennare agli enormi conflitti d’interessi del presidente FOCE continua parlando di “allarmante situazione” di “spreco di risorse pubbliche, dovuto al mancato utilizzo di enormi quantità di dosi vaccinali già acquistate dallo Stato”.
«La crisi attuale acutissima dei Pronto Soccorso è quindi anche dovuta alla fiacca ed insufficiente campagna vaccinale sull’influenza, con dati di copertura estremamente inferiori rispetto agli anni precedenti. Si registra anche l’effetto negativo dell’allentamento delle misure e degli strumenti di distanziamento e delle mascherine».
E’ quanto stigmatizza la ConFederazione degli Oncologi, Cardiologi ed Ematologi che si scorda di menzionare che in Italia vige ancora il protocollo governativo di “Tachipirina e Vigile attesa” in virtù del fatto che i giudici del Consiglio di Stato hanno bocciato formalmente le efficacissime terapie domiciliari con Vitamina D, Cortisone e Idrossiclorichina, come rammentato di recente dal dottor Massimo Citro della Riva in un intervista esclusiva di Silvio Marsaglia per LVO Gruppo.
Lasciamo ad altri colleghi il compito di trovare eventuali altri medici di tale sodalizio che potrebbero essere stati sulla nota spese delle Big Pharma dei vaccini.
A noi basta evidenziare che proprio il professor Francesco Cognetti ha pubblicato una ricerca che conferma i progressi nei Trial Clinici di un farmaco contro il cancro della Pfizer che ha appena acquistato una casa farmaceutica specializzata in tali terapie pagandola 20 volte il suo valore di mercato proprio mentre oncologi italiani e di tutto il mondo hanno lanciato l’allarme sui decessi per anomale e misteriose forme di turbo-cancro tra i vaccinati che almeno già 7 studi hanno messo in ipotetica correlazione coi sieri genici mRNA.
La stessa Moderna, in un brevetto del 2019, aveva ammesso che tale biotecnologia poteva essere oncogena, ovvero causare tumori! Ma vediamo questo ingorgo di conflitti d’interessi partendo dall’ex tangentista che continua a essere sulla cresta dell’onda nel mondo della sanità europea nonostante l’età e le condanne.
L’ex Ministro della Sanità ancora ai Vertici della Ricerca sul Cancro nonostante la Condanna
«La European Cancer Patient Coalition è lieta di annunciare che Francesco De Lorenzo è stato eletto, per il triennio 2022-2025, Presidente della European Cancer Patient Coalition (www.ecpc.org ), l’organizzazione ombrello europea, che comprende oltre 470 associazioni di malati di cancro operanti nei 27 paesi dell’Unione Europea e oltre».
E’ quanto riporta il sito ufficiale (Fonte 3) in relazione alla riconferma dell’ex Ministro della Sanità condannato in Italia quasi 30 anni fa per una tremenda storia di tangenti miliardarie che gli costò una sentenza penale e una civile.
«Nel 1994 l’ex ministro della Sanità, il liberale Francesco De Lorenzo, viene arrestato in relazione a tangenti per circa nove miliardi di lire ottenute da industriali farmaceutici dal 1989 al 1992, durante il suo ministero. Per questo Verrà poi condannato in via definitiva a 5 anni e 4 mesi di reclusione» si legge nelle cronache storiche.
I garantisti obietteranno che ha pagato il suo conto con la giustizia, i politici del Governo Meloni che in questi giorni hanno soazzato via l’abuso d’ufficio graziando contestualmente l’ex commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, invocheranno addirittura un diritto all’oblio (giuridicamente infondato nel caso di specie).
Noi giornalisti di contro-informazione che ancora indaghiamo sui vergognosi conflitti d’interessi tra le Big Pharma perpetrati sulla pelle della popolazione abbiamo tutto il diritto d’indignarci per il fatto che un politico di questa “foggia” sia ancora tra gli influencer del mondo sanitario…
«La scienza con e per la società – afferma De Lorenzo – insieme alla Policy, rappresentano i pilastri più importanti per gli esiti dei pazienti, nei quali ECPC sarà coinvolta nei prossimi tre anni. La ricerca sul cancro in Europa deve allinearsi strettamente ai bisogni dei pazienti, rendendoli co-creatori della propria salute, come stabilito dalle raccomandazioni della Missione sul Cancro per fornire risposte ai loro bisogni, dalla prevenzione ai trattamenti terapeutici, dalla riabilitazione alla qualità della vita, fino al ritorno alla vita normale delle persone guarite dal cancro e fino alla convivenza con il cancro se la loro condizione lo richiede. Questi obiettivi potrebbero essere raggiunti con la partecipazione diretta delle associazioni dei pazienti ai progetti di ricerca, come si legge nel Documento condiviso dal Consiglio dei Ministri della Ricerca: Principi per il successo del coinvolgimento dei pazienti nella ricerca sul cancro».
Il focus sui sieri genici mRNA contro il cancro sarà uno dei principali che affronteranno il Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA di Padova a cui ha aderito anche l’Università di Roma Tor Vergata quando era rettore l’attuale ministro Schillaci, in stretta collaborazione con le Big Pharma dei vaccini Covid già sul mercato e con le sperimentazioni dei nuovi prototipi mRNA promossi da Gates su cui Schillaci ha pure investito parecchio denaro aggravano un già macroscopico conflitto d’interesse.
“La nuova sanità che vorremmo presentata al Ministero. Specialisti a confronto” è il titolo di un incontro del giugno 2022 (Fonte 4) a cui diede ampio risalto il sito medico Dottnet. Al centro del dibattito terapie innovative, effetti della pandemia e nuovi modelli di presa in carico dei pazienti oncologici, cardiologici, diabetici.
«Per affrontare le sfide attuali si è tenuto al Ministero della Salute l’incontro istituzionale “La sanità che vorrei. Le grandi cronicità: oncologia, cardiologia e diabete. Pazienti fragili e vulnerabili: approcci multidisciplinari, prevenzione e cultura della vaccinazione“, organizzato da Aristea con il contributo non condizionante di Gilead Sciences e GSK».
«Promosso dalle società scientifiche SIMIT, SIMG, SIGOT, AIP, l’iniziativa ha posto attenzione alle malattie croniche, quali neoplasie, diabete, patologie cardiovascolari, ma anche verso gli anziani, con un approccio multidimensionale con cui la terza età deve essere considerata. In apertura le riflessioni del Sen. Pierpaolo Sileri, Sottosegretario al Ministero della Salute, Giovanni Rezza, del Direttore Generale Prevenzione Ministero della Salute, del Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie».
A seguire due tavole rotonde. Tra cui quella intitolata “Vivere fino a 100 anni, ma con quale qualità di vita? Italia paese di anziani: geriatri e specialisti a confronto per un approccio multidimensionale della terza e quarta età” con i contributi del Prof. Francesco Cognetti, Presidente Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi e Coordinatore Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani.
GSK: dalla Propaganda Mediatica al Nuovo Farmaco contro il Cancro
Come evidenziò Repubblica il 21 giugno 2021 (Fonte 5), il fenomeno della scarsa aderenza alle cure è dedicato il webinar “Aderenze alle terapie in Oncologia”, promosso e organizzato dalla Fondazione Insieme Contro il Cancro (il video è disponibile anche sulla pagina Facebook della Fondazione) e a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, clinici, medici di medicina generale, infermieri e pazienti.
L’evento è stato realizzato grazie al supporto non condizionato di Astrazeneca, Bayer e Astellas e al contributo liberale non condizionato di GSK, destinata ad assumere un ruolo di partner di riferimento nel progetto del Biotecnopolo di Siena lanciato dal Governo Draghi e confermato dal Governo Meloni, anche grazie al ruolo imbarazzante del virologo Antony Fauci, sotto inchiesta negli USA.
«Le terapie orali sono sempre più importanti e utilizzate per il trattamento di molte patologie oncologiche. Rappresentano circa un quarto delle molecole in fase di sviluppo e questa modalità d’assunzione presenta dei grandi vantaggi, soprattutto in questo momento storico complesso. Possono infatti ridurre gli accessi e i costi ospedalieri e avere un impatto positivamente sulla qualità di vita di malati e caregiver».
E’ quanto spiegò (Fonte 5) Francesco Cognetti, presidente di Insieme Contro il Cancro, una Fondazione istituita nel 2013 con decreto del Prefetto di Roma e voluta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (aiom), Società scientifica che riunisce la quasi totalità degli specialisti del nostro Paese, e dall’Associazione Italiana Malati di Cancro, Parenti e Amici (aimac), riconosciuta nel 2010 dal Ministero del Lavoro come «organizzazione che svolge un’attività di evidente funzione sociale sul territorio nazionale».
Detto, fatto! Proprio durante il boom da turbo-cancro per la massiva campagna vaccinale sui sieri genici mRNA Covid, il 23 novembre 2023 è arrivato il clamoroso annuncio proprio dalla GSK
(Fonte 6) di cui il famoso oncologo è stato consulente.
«GSK ha annunciato oggi che la Commissione Europea (CE) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per dostarlimab in combinazione con carboplatino-paclitaxel, per il trattamento di pazienti adulti con deficit di riparazione del mismatch (dMMR)/ carcinoma endometriale primario avanzato o ricorrente con elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) e candidati alla terapia sistemica. Inoltre, con l’autorizzazione per questa indicazione, la CE ha convertito in piena approvazione anche la precedente green line condizionata per la monoterapia in seconda linea per le stesse indicazioni».
Rammentiamo che la GSK, grazie alla spudorata promozione dell’ex premier Matteo Renzi (tale da guadagnarsi la fama per una ben retribuita consulenza sanitaria nel Regno d’Arabia Saudita) è stato il soggetto che ha maggiormente lucrato sui 10 vaccini obbligatori imposti dal Decreto Lorenzin.
Ma con una dote di chiaroveggenza straordinaria la stessa Big Pharma londinese, amministrata da una direttrice della Microsoft di Gates, ha lanciato idurante la pandemia il vaccino contro l’Herpes Zoster, una delle più diffuse reazioni avverse dei sieri genici mRNA Covid con 27mila casi registrati dalla piattaforma Eudravigilance nell’Unione Europea.
“Innovazione e valore delle cure. Sfide e opportunità per l’era post Covid“. È questo il titolo della tavola rotonda organizzata dall’Istituto per la Competitività (I-Com) nel dicembre 15 dicembre 2021.
Ad essa parteciparono alcuni rappresentanti del mondo istituzionale e regolatorio. Tra questi: Adriana Ammassari dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Rocco Aprile della Ragioneria Generale dello Stato, Marco Marchetti dell’Istituto Superiore di Sanità e Carlo Petrini, presidente del Centro di Coordinamento Nazionale dei Comitati Etici e del Comitato Etico dell’Istituto Superiore di Sanità.
«Al Q&A con i partecipanti hanno preso parte: Pier Giuseppe Casagrande, Government Affairs Manager GlaxoSmithKline; Francesco Cognetti presidente ConFederazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi – FOCE» si legge nel sito I-COM (Fonte 7) che menziona altri manager di Big Pharma.
L’Allarme Turbo-Cancro sui sieri genici mRNA raccomandati dall’Oncologo di GSK e Pfizer
«Avevamo precedentemente segnalato l’immunogenicità del vaccino BNT162b2 mRNA COVID-19 (Tozinameran – ovvero Comirnaty di Pfizer-Biontech – ndr) in un’ampia coorte di pazienti affetti da cancro dopo la prima e la seconda dose, e successivamente abbiamo mostrato il rapido declino della risposta umorale rispetto il tempo fino a 6 mesi di follow-up. Recentemente abbiamo anche riportato il potenziamento della risposta umorale dopo la terza dose in questa popolazione fragile, in linea con altri studi. Qui, valutiamo la risposta sierologica a lungo termine (a 4 mesi) alla terza dose in pazienti con cancro solido in trattamento attivo».
E’ quanto si legge nello studio intitolato “Duration of humoral response to the third dose of BNT162b2 vaccine in patients with solid cancer: Is fourth dose urgently needed? – Durata della risposta umorale alla terza dose di vaccino BNT162b2 in pazienti con cancro solido: è urgentemente necessaria la quarta dose?” e pubblicato nel settembre 2022 dall’European Journal of Cancer (Fonte 8).
In essa non si fa il minimo riferimento all’effetto boomerang dei vaccini Covid sul rischio cancro per l’assenza di studi sulla genotossicità e cancerogenicità della nuova biotecnologia sperimentale che Moderna già segnalava come potenzialmente oncogena nel 2019 e che il compianto biologo Luc Montagnier, ricercatore specializzato nella produzione di vaccini, denunciò come pericolosa per i danni al sistema immunitario soprattutto se ripetuta coi booster.
La ricerca vide come primo firmatario Vincenzo Di Noia, del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena di cui è primario Francesco Cognetti (FC) che, per poter firmare a sua volta il documento scientifico, fu costretto a “svelare” i suoi evidenti conflitti d’interessi: «membro del comitato consultivo di GSK, Roche, Astra Azeneca, Eli-Lilly. FC ha ricevuto compensi per i relatori da GSK, Roche, Astra Azeneca, Eli-Lilly, Novartis, Amgen, Pfizer, MSD, BMS, Astellas, Eli-Lilly».
Scontate dunque le conclusioni dello studio:
«I nostri dati che mostrano il declino della risposta umorale a 4 mesi dopo la terza dose nei pazienti affetti da cancro supportano la somministrazione precoce di una quarta vaccinazione in questa popolazione fragile, come raccomandato in diversi paesi. Da notare che alcuni pazienti con determinate caratteristiche cliniche (cioè sottoposti a chemioterapia o terapia cronica con steroidi) dovrebbero essere considerati con priorità più alta per un’ulteriore vaccinazione o monitorati più attentamente a causa della loro risposta umorale più debole».
Con che coraggio i ricercatori oncologi giunsero a questa conclusione ben sapendo che la sicurezza ed efficacia dei vaccini Covid non era mai stata testata proprio si pazienti fragili, ovvero anche gli immunocompressi, come emerso dall’inchiesta per omicidio e diffusione di farmaci pericolosi nei confronti dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza.
La Pronta Risposta di Pfizer all’Aumento di Rischio Cancro da Vaccini mRNA
Se, come rilevato dal sito dell’associazione dell’avvocato Robert Kennedy jr., risulta assai sospetta la circostanza che la Pfizer ha appena acquistato una casa farmaceutica specializzata in tali terapie pagandola 20 volte il suo valore di mercato ancor di più lo è il fatto che la stessa casa farmaceutica di New York abbia già depositato un candidato farmaco contro il cancro registrato dal Governo USA ma di cui si stanno svolgendo i trials necessari ad autorizzarne la commercializzazione proprio a Roma…
Pfizer Overpays to Buy Pharmaceutical Company for Cancer Treatments after mRNA Turbo-Cancer Boom
«Trial Roma è uno studio randomizzato di fase II (NCT04591431). Lo scopo è valutare la fattibilità su larga scala e l’utilità clinica di un trattamento su misura (TT) in pazienti (pts) rispetto allo standard di cura (SoC) con tumori solidi. Qui riportiamo i risultati preliminari delle alterazioni molecolari rilevate durante la fase di screening»-
E’ quanto si legge nella ricerca pubblicata dalla rivista medica Annals of Oncology (Fonte 9) di cui è primo firmatario Andrea Botticelli, del Dipartimento di Radiologia, Oncologia e Patologia Umana dell’Università di Roma La Sapienza dove insegna il professor Cognetti che ha collaborato allo studio di cui ha responsabilità legale la Fondazione per la Medicina Personalizzata (FMP).
Ecco le conclusioni: «ROME Trial dimostra la fattibilità di un’ampia profilazione molecolare e di una discussione in MTB. Quasi il 30% dei pazienti presentava alterazioni molecolari per le quali nello studio era disponibile una strategia target».
La ricerca è stata finanziata da Roche, Novartis, Pfizer, BMS, Incyte, Takeda.
Ecco quindi l’ennesimo conflitto d’interesse del luminare dell’Oncologia che non sembra essersi accorto del fenomeno del turbo-cancro ormai segnalato da suoi colleghi di fama mondiale come una delle più gravi reazioni avverse ai vaccini Covid.
L’Allarmista del FOCE al Tavolo di Consultazione del Ministro Schillaci
Ma ha invece cercato di promuoverli con il comunicato della ConFederazione Oncologi, Cardiologi ed Ematologi improntato al terrorismo sui deceduti per la malattia causata dal SARS-Cov-2 nonostante fossero vaccinati.
Nel 12 Dicembre 2022 l’attuale presidente del FOCE entrò anche nelle grazie del ministro Schillaci, suo autorevole collega oncologo che aveva già avviato una sinergia tra l’Università di Roma Tor Vergata e quella della Sapienza dove proprio Cognetti insegna.
In veste di coordinatore nazionale del FoSSC (Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani), contribuì alla nascita del Tavolo di Consultazione Permanente tra il Ministero della Salute e FoSSC.
L’obiettivo, spiegò una nota del Forum guidato da Cognetti, è avviare una collaborazione per realizzare l’applicazione del PNRR, la stesura di una riforma dei Decreti Ministeriali di riferimento (DM70 e 77) e l’adeguamento del nostro Paese alle nuove norme europee sulla conduzione degli studi clinici.
In ossequio alle Big Pharma con cui collabora il Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena vuole forse ad arrivare a promuovere il booster mRNA mensile o settimanale?
L’analisi degli intrighi italiani di questo complotto internazionale farmaceutico li trovate nel video n. 5 dell’AntiTG.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
FONTE 2 – SECOND MELANOMA MIB CONFERENCE 2014
FONTE 3 – L’EX MINISTRO DE LORENZO PRESIDENTE
FONTE 5 – REPUBBLICA – Cancro: in un anno curati 19 mila pazienti in meno a causa di Covid
GOSPA NEWS – INCHIESTE COVID. VACCINI & Big Pharma
GOSPA NEWS – WUHAN-GATES DOSSIER
https://www.gospanews.net/2022/10/23/il-ministro-della-salute-schillaci-con-big-pharma-ue-sui-sieri-mrna-rettore-di-universita-partner-di-pfizer-e-del-marito-di-von-der-leyen/