MOSTRUOSI “CALAMARI” DA COAGULI DI SANGUE NEI VACCINATI mRNA. Tremenda Indagine tra Imbalsamatori USA conferma l’Allarme Lanciato da FDA
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Prima di rilanciare questo sconcertante articolo abbiamo voluto non solo verificarne l’assoluta validità scientifica ma anche raccogliere tutte le inchieste pubblicate da Gospa News che giustificano il clamoroso allarme ancora una volta ignorato dalle autorità sanitarie governative.
Da una parte si ipotizza una correlazione tra i “mostruosi calamari” di coaguli di sangue rinvenuti nei deceduti vaccinati, dall’altra non si espone la certezza di questa connessione sebbene sia ormai possibile, con un facile esame istologico sulla proteina tossica Spike, verificarne non solo la presenza ma anche la derivazione vaccinale: come evidenziato dal bioimmunologo italiano prof Mauro Mantovani basta infatti rilevare la presenza della doppia Prolina, inserita artificialmente nei sieri genici mRNA antiCOVID.
Come dimostrato dal biomatematico Jean-Claude Perez, ricercatore della Fondazione Luc Montagnier in virtù della collaborazione scientifica ed amicizia con il premio Nobel francese prematuramente e misteriosamente scomparso, basta inoltre verificare la presenza della “molecola diabolica” metilpseudouridina, creata in laboratorio apposta per stabilizzare i sieri genici mRNA, un nucleoside capace di inibire la protezione cellulare dal cancro e generare altre innumerevoli reazioni nefaste nel sistema immunitario ma anche in quello cardiovascolare.
Ecco perchè i “mostruosi calamari” di coaguli del sangue potrebbero essere una conseguenza diretta della proteina tossica Spike, capace di persistenere nocivamente nel corpo umano per molti mesi (lo confermano medici inventori del vaccino di Moderna) o addiruttura 2 anni, dalla doppia Prolina inserita nei sieri genici mRNA per rendere più duratura l’emivita Spike, o dalla Metilpseudouridina.
La presenza dei coaguli anomali è pertanto correlabile ad almento tre caratteristiche specifiche dei vacciniCovid che non sono presenti invece nel virus SARS-Cov-2 sebbene anche tale agente patogeno sia statao potenziato in laboratorio con una scissione della furrina per rendere la Spike più devastante nell’organismo umano proprio come un’arma batteriologica.
E’ evidente, come avvertì il colonnello dell’Esercito US in pensione Lawrence Sellin, già ricercatore di bio-armi in Fort Detrick, che proprio questa tossicità della Spike alterata si può replicare nei sieri genici mRNA che inducono il corpo umano dei vaccinati a riprodurla.
La presenza di “mostruosi calamari“ nei vasi sanguigni dei deceduti (per la maggior parte vaccinati a causa dell’imposizione obblicatoria dei sieri genici mRNA a molte categorie sociali) non deve stupire in quanto una ricerca condotta dalla stessa Food and Drug Administration (FDA), l’ente americano regolatore dei farmaci, e pubblicata nel dicembre 2022 da Science Direct accertò tra le reazioni avverse più frequenti dei vaccini Covid proprio la “coagulazione intravascolare disseminata”, una condizione in cui si sviluppano piccoli trombi all’interno di tutto il torrente circolatorio che ostruiscono i vasi di piccolo calibro.
Gli imbalsamatori americani hanno svelato oggi la diffusione anomala del medesimo problema anche nelle arterie vitali al buon funzionamento del sistema cardiovascolare e alla sopravvivenza umana.
A conferma dell’attendibilità dell’inchiesta condotta tra gli imbalsamatori americani dall’ex maggiore dell’aeronautica Thomas Haviland, pubblichiamo anche le immagini diffuse sui social da uno di loro: Richard Hirshman che, come Haviland, contesta l’indifferenza di CDC (massima autorità sanitaria americana) e FDA al fenomeno.
Non possiamo fare a meno di rilevare che questi “calamari di sangue“ sono alaquanto simili con i coaguli scoperti nel sangue dei vaccinati accanto a tracce di nanofmore grafiche, come denunciato di recente anche dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò.
Ecco l’inquietante articolo pubblicato negli USA nei giorni scorsi…
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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Esclusivo: il 70% degli imbalsamatori riferisce di aver trovato strani coaguli di sangue a partire dalla metà del 2021
di John.Michael Dumais – originariamente pubblicato da The Defender – sito web dell’associazione Children’s Health Defense
Tutti i link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori, in relazione agli argomenti evidenziati
In un recente sondaggio condotto su 269 imbalsamatori in quattro principali paesi e tre continenti, oltre il 70% ha riferito di aver trovato strani coaguli di sangue bianco fibroso in percentuali significative di cadaveri nel 2023 – coaguli che non trovavano prima della pandemia.
Un sondaggio simile condotto alla fine del 2022 ha rivelato che il 66% degli imbalsamatori ha iniziato a trovare i coaguli insoliti a metà del 2021, suggerendo un collegamento temporale con il lancio dei vaccini COVID-19, iniziato all’inizio di quell’anno.
In un’intervista esclusiva con The Defender, l’ideatore delle indagini, l’ex maggiore dell’aeronautica Thomas Haviland, ha affermato di aver concepito il progetto dopo aver visto il documentario “Died Suddenly”, in cui gli imbalsamatori riferivano di aver osservato masse fibrose senza precedenti che ostruivano le arterie.
Anche Richard Hirschman, uno degli imbalsamatori presenti nel documentario, ha parlato con The Defender. “Nei miei primi 20 anni di esperienza, non avevo mai visto coaguli come questi. E li vediamo nelle arterie così come nelle vene”, ha detto Hirschman.
Commentando i risultati del suo sondaggio, Haviland ha detto: “So che la correlazione non è necessariamente causalità, ma cavolo, c’è moltissima correlazione in corso qui”.
Il 9 gennaio, Haviland ha inviato i risultati del suo sondaggio ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), alla Food Food and Drug Administration (FDA) statunitense e al National Institutes of Health. Non ha ancora ricevuto risposta.
Haviland ha perso il suo lucroso lavoro come appaltatore della difesa nel 2021 per aver rifiutato il vaccino obbligatorio. Ha quindi deciso di verificare le affermazioni di coaguli insoliti intervistando gli imbalsamatori di tutto il mondo su ciò a cui stavano assistendo nel loro lavoro in modo da poter quantificare quanto diffuso fosse diventato questo fenomeno.
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