«Il  ruandese che nel 2014 incontra El Papa in udienza, ha in questi giorni di agosto  assassinato un prete in Vandea, padre Olivier  Maire , superiore dei Monfortani che lo ospitava nella comunità per bontà.  E’ anche lo stesso uomo che un anno fa ha incendiato la splendida cattedrale gotica di Nimes, distruggendo vetrate, dipinti di maestri e   l’inestimabile organo d’epoca barocca    spiegò, perché temeva di essere espulso in Ruanda. Un decreto di espulsione pende  su di lui dal 2009. Invece dopo un breve periodo di carcere è stato messo in libertà vigilata;   dopo un soggiorno in ospedale psichiatrico, è stato accolto e alloggiato nella comunità dei monfortani, della quale ha ucciso il superiore» stigmatizza il giornalista Maurizio Blondet sul suo sito.https://www.gospanews.net/2020/07/26/rogo-cattedrale-di-nantes-arrestato-il-migrante-africano-reo-confesso-incendio-pianificato-per-il-permesso-di-soggiorno/«Immediate le reazioni dal mondo della politica. Botta e risposta su Twitter tra la leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, e il ministro dell’Interno, Gérard Darmanin. “In Francia si può essere clandestini, incendiare la cattedrale di Nantes, non essere mai espulsi e diventare recidivi assassinando un prete: è il completo fallimento dello Stato e di Gerard Darmanin”, ha twittato la leader del Rassemblement National, subito dopo le prime notizie sull’accaduto» ha ancora aggiunto Il Fatto Quotidiano, giornale di estrema sinistra, che ha poi dato spazio alle polemiche contro la leader di estrema destra per affermazioni assolutamente comprensibili.

https://www.gospanews.net/2021/04/07/la-rivincita-di-yaska-anche-le-jene-si-occupano-della-ragazza-detenuta-pischiatrica-cotretta-ad-abortire/

Nel mezzo di questa tragica fatto di cronaca ci torna alla mente la vicenda di Yaska Gods, una giovane ragazza fiorentina detenuta in condizioni drammatiche in una comunità di accoglienza psichiatrica di Firenze. La madre Jeanette Fraga ha ripetutamente denunciato i molteplici soprusi subiti dalla figlia attraverso varie denunce penali tutte archiviate. Fu infatti costretta a subire un aborto giudiziario perché ritenuta incapace di portare a termine la gravidanza sebbene fosse frutto di una relazione decennale con un fidanzato e i giudici avessero negato alla famiglia possibilità di produrre una Consulenza Tecnica di Parte elaborata da uno psicologo. Fu bombardata con la clozapina pur essendo allergica a tale farmaco per stessa ammissione della sua psichiatra curante (poi sostituita) e da mesi le viene impedito di vedere con regolarità i suoi familiari: madre, padre, fratello e sorella che hanno depositato varie denunce e cause civili rimaste finora inascoltate nonostante un reportage inequivocabile realizzato anche dalla trasmissione d’Italia 1 “Le Iene”.

“MIA FIGLIA NON E’ UNA CAVIA UMANA PER IL VACCINO ANTI-COVID”. Madre di Firenze contro la Vaccinazione della giovane reclusa in Comunità Psichiatrica