SOS BIMBI TRANSGENDER A LONDRA, EMERGENZA OCCULTATA IN ITALIA. A 3 anni in Clinica per Cambio di Sesso. Dossier Scuole Pro-Gender

SOS BIMBI TRANSGENDER A LONDRA, EMERGENZA OCCULTATA IN ITALIA. A 3 anni in Clinica per Cambio di Sesso. Dossier Scuole Pro-Gender

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di Carlo Domenico Cristofori

«I dati nazionali su quanti siano i bambini e adolescenti che si rivolgono ai centri per la disforia di genere italiani non sono disponibili. Non è dato sapere quanti ragazzi abbiano effettuato la transizione sociale e, di questi, quanti abbiano cominciato una cura con i bloccanti della pubertà (utilizzo off-label della triptorelina) oppure direttamente con ormoni cross-sex»

E’ questo l’allarme lanciato nei giorni scorsi da GenerAzioneD, un’associazione nata dall’incontro di genitori di preadolescenti e adolescenti che si sono identificati come transgender, proprio mentre nel Regno Unito, tra i pionieri del cambio di sesso per i minori, The Mail ha fatto scoppiare uno nuovo scandalo svelando il caso di 73 bimbi di 3 e 4 anni che sono stati portati nella famigerata Clinica Transgender Tavistock di Londra. poi chiusa per dimissioni massive dei medici e una raffica di azione legali dei genitori degli adolescenti indotti ad assumere farmaci per alterare il loro naturale sviluppo sessuale.

Incremento del 315 % degli Adolescenti Italiani pronti al Cambio di Genere

«Cresce il numero di adolescenti e giovani che credono di essere nati in un corpo sbagliato e chiedono di accedere ai percorsi di transizione di genere. Nel 2022 il SAIFIP (Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica) segnalava, relativamente ai dati nazionali del triennio 2018-2021, un aumento del 315% di accessi di adolescenti ai centri per disforia di genere. Un dato che però non sembra preoccupare più di tanto se mancano ancora i numeri del monitoraggio del fenomeno nel 2023, sebbene l’anno in corso sia ormai agli sgoccioli»è quanto ribadisce l’associazione ProVita&Famiglia, di recente bersaglio di atti vandalici contro la sua sede romana (durante la marcia femminista per la morte di Giulia Cecchettin) proprio a causa della sua lotta contro la propaganda TransGender nelle scuole.

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Come spiega quest’ultimo sodalizio, tali dati risultano tra l’altro piuttosto approssimativi e lacunosi. Al di là dei numeri in valore assoluto (20 casi registrati nel 2018, 83 nel 2021), dalla loro analisi non è possibile rendersi conto della dimensione del fenomeno,

«Non si sa quanti dei giovani trattati con i bloccanti siano poi passati all’assunzione di ormoni del sesso opposto, o siano poi tornati al sesso di nascita. Soprattutto, non si hanno dati sugli effetti positivi di questi trattamenti sulla salute mentale dei giovani che si rivolgono a questi centri e vengono ivi incoraggiati ad affrontare una medicalizzazione importante – e solo in parte reversibile – per sfuggire a una sofferenza psicologica tale da metterli a rischio di suicidio o semplicemente per riconoscersi nel proprio corpo».

E’ quanto specificano ancora nel loro sito gli attivisti di GenerAzioneD che si pongono l’obiettivo di fare informazione sulla disforia/incongruenza di genere in bambini, adolescenti e giovani adulti, attraverso la divulgazione di testimonianze, notizie, articoli nazionali e internazionali in traduzione e la promozione di occasioni di confronto. L’associazione si oppone a ogni forma di discriminazione e accoglie quanti siano interessati a favorire lo sviluppo di un dibattito informato, consapevole e costruttivo.

L’Allarme nel Regno Unito sui Bimbi in Terapia Ormonale

Mentre in Italia il fenomeno rimane occultato da una “pericolosa colonizzazione ideologica”, come Papa Francesco definì il transgenderismo in un’intervista a cui diede risalto Gospa News insieme a pochissimi altri media mondiali, nel Regno Unito si cerca di correre ai ripari dalla devastante azione socio-sanitaria del progetto Gender Identity Development Service (GIDS) finanziato e promosso da NHS, il Servizio Nazionale per la Salute britannico.

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«Decine di bambini sotto i cinque anni sono stati indirizzati alla controversa clinica transgender Tavistock, spingendo i funzionari a prendere in considerazione l’implementazione di un requisito di età minima – evidenziamo nell’articolo di Gospa News International in Inglese leggibile interamente con traduzione automatica in Italiano – I bambini in età prescolare sono stati 382 bambini, di età pari o inferiore a sei anni, segnalati al Servizio per lo sviluppo dell’identità di genere (GIDS) negli ultimi dieci anni, mostrano i dati ufficiali. Gli attivisti sostengono che non avrebbero mai dovuto essere proposti da medici o genitori per una valutazione psicologica in così giovane età.

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I vertici del servizio sanitario stanno ora valutando la possibilità di introdurre un’età minima di sette anni per i futuri pazienti sulla base del fatto che i bambini più piccoli non sono in grado di comunicare in modo significativo con i medici riguardo al volersi identificare come sesso opposto. Una nuova consultazione del NHS England riconosce anche che i ragazzini che mostrano interesse per i vestiti o i giocattoli delle ragazze, o viceversa, è “ragionevolmente comune” e “di solito non è indicativo di incongruenza di genere”.

Over 70 Toddlers Aged 3 and 4 were Sent to notorious Tavistock TRANSGENDER Clinic before its Closing

Questo arriva prima del tanto atteso rapporto finale della pediatra consulente Dr. Hilary Cass, che dovrebbe fornire ulteriori raccomandazioni di vasta portata sui servizi transgender per i giovani dopo che il suo studio provvisorio ha portato alla chiusura del GIDS.

La Propaganda Transgender sulla RAI

In Italia, invece, rimane un tabù questa enorme problematica sociale innescata dalla potente Lobby LGBTQ, che ogni giorno opera per favorire l’ipersessualizzazione dei bambini per poter raggiungere l’obiettivo di preparare il mondo alla legittimazione della pedofilia

come avveniva nella cultura pederasta dell’antica Grecia pagana.

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“Era la primavera del 2022, quando durante la trasmissione Rai “Via delle storie”, in un episodio intitolato “Giovani in lotta con il proprio corpo” e andato in onda esattamente il 25 aprile, apprendevamo che il SAIFIP (Servizio di Adeguamento tra Identità Fisica e Identità Psichica) aveva registrato un aumento del 315% di accessi di adolescenti dal 2018 al 2021. Davanti a questo dato, che sarebbe stato allarmante per una qualsiasi condizione che necessiti intervento medico, la responsabile del centro romano Maddalena Mosconi tranquillizzava gli spettatori sulla base del fatto che si trattasse di un fenomeno internazionale dovuto alla maggiore accettazione sociale delle persone transgender; “stiamo assistendo a un cambiamento culturale importante” diceva, “le famiglie non si vergognano più a portare i loro figli a osservare questa caratteristica, non la negano più come un tempo”».

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E’ quanto rimarca ancora GenerAzioneD in un lungo e illuminante articolo di cui riportiamo gli stralci principali (link a fondo pagina). 

«Da genitori di adolescenti, alcuni dei quali trans identificati, avevamo inviato alla trasmissione le nostre domande e perplessità. Quanta parte di questa crescita negli accessi si riferiva a femmine che si sentivano maschi (e non viceversa come avvenuto storicamente fino a poco tempo fa)? Per la nostra esperienza, erano sempre di più femmine che, senza un passato di disforia nell’infanzia, si presentavano con un nuovo nome maschile, i capelli corti e il seno fasciato in un binder o con il tape. E non era forse sospetto o preoccupante che, proprio mentre erano rinchiusi nelle loro stanze per via dei lockdown, passando il tempo sui social – dove le identità di genere proliferano e vengono glorificate e proposte come spiegazione a qualsiasi disagio – così tanti ragazzini si fossero convinti di essere nati nel corpo sbagliato?».

«Se per il Prof. Lancini dell’Associazione Minotauro, anche lui intervistato in trasmissione, “adattarsi alle richieste che provengono dai ragazzi” era semplicemente un’inevitabile conseguenza dei tempi che corrono, altrettanto inevitabili (nonostante si dica per rassicurare i genitori che “non sempre le persone transgender intervengono sul proprio corpo”), sembravano essere anche le cure mediche a vita: la terapia ormonale è desiderata da tutti diceva Mosconi, “perché porta dei grandi cambiamenti”».

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Sono ben dettagliate le accuse degli attivisti dell’associazione di tutela degli adolescenti:

«Alla faccia dei “team multi-disciplinari” che dovrebbero verificare che la transizione sia la scelta giusta per il singolo caso (come se fosse facile o addirittura possibile in così giovane età), la stessa Mosconi ammetteva che la terapia ormonale si poteva cominciare dopo una fase di “conoscenza reciproca”, senza quindi un vero e proprio percorso psicologico. D’altra parte, da diversi anni la disforia di genere non è più considerata un disturbo, e la sua “diagnosi” ormai è in carico solo al paziente e dipende esclusivamente dal suo percepito, anche se si tratta di un bambino o di un adolescente».

«In nome dei diritti individuali, dell’accettazione e del politically correct, gli adulti hanno alzato le mani e smesso di proteggere i bambini e ragazzi in crisi di identità, di farsi domande sull’origine del disagio e perfino di aspettare per vedere se persisterà oltre l’adolescenza (i dati dicono che, in assenza di interventi, quasi sempre la disforia passa con la crescita). E nemmeno sembrano occuparsi delle conseguenze della transizione medica».

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Il Dossier di PROVITA & Famiglia sulle Iniziative Gender nelle Scuole Primarie

Il fenomeno del ‘transgenderismo” tra gli adolescenti viene pertanto occultato in ossequio a quelle dirompenti azioni di propaganda nelle scuole finanziate dai precedenti governi guidati dalla maggioranza del Partito Democratico che ancora proseguono indisturbate perché non sembrano essere oggetto dell’attenzione dell’attuale premier Giorgia Meloni.

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Meloni pare infatti ormai troppo invischiata in quell’ambito geopolitico del Nuovo Ordine Mondiale sponsorizzato nell’Unione Europea dai soliti fans della cultura gender George Soros e Bill Gates e nel resto del mondo dalla Massoneria di matrice Sionista in palese contraddizioni con gli insegnamenti biblici che stanno mettendo in difficoltà il Vaticano sulle benedizioni ai gay.

«Pro Vita & Famiglia riceve continuamente segnalazioni di progetti ispirati alla teoria gender applicati nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Negli anni, queste segnalazioni sono state raccolte in un dossier che costituisce il documento più completo nel suo genere (anche se non esaustivo!)».

E’ quanto ha scritto l’associazione nel giugno 2023 durante il lancio della sua inchiesta (ora aggiornata al dicembre 2023, link tra le fonti a fondo pagina) che ha svelato progetti a dir poco mostruosi nei contenuti e negli obiettivi. Iniziative che possono trovare compiuta attuazione anche grazie all’atteggiamento di propaganda del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in perfetta sintonia con il suo ruolo di ambasciatore del Nuovo Ordine Mondiale di Gates, Soros & co…

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In questa inchiesta su Gospa News ci limiteremo a citare solo i progetti che riteniamo più aberranti perché rivolti ai bambini delle elementari tralasciando quelli per medie e istituti superiori

«Progetto sull’affettività e la sessualità proposto ai bambini delle classi quinte della scuola elementare, nel quale si dice esplicitamente che si “aiuteranno a far maturare in bambine/i e ragazze/i quelle competenze che li renderan- no capaci di determinare autonomamente la propria sessualità e le proprie relazioni nelle varie fasi dello sviluppo”. Il progetto, presentato a ottobre 2022 tramite circolare, è previsto per il secondo quadrimestre dell’as. 2022-2023».

E’ stata questa l’iniziativa dell’Istituto Comprensivo Statale “C. Alvaro – P. Gobetti” di Torino.

BIMBI A SCUOLA CON LEZIONI PER DIVENTARE GAY. La Folle Iniziativa del Ministro dell’Istruzione

«Masturbazione, orgasmo, preservativi e contraccezione, omosessualità e bisessualità, come si fa sesso o si resta incinta, che significa trans, genderfluid e genderless. Ricorda-te? Erano i temi choc di un progetto gender – poi sparito dal sito – rivolto ai bambini di quinta elementare della scuola primaria “Edmondo De Amicis” di Marano sul Panaro, in provincia di Modena, un anno fa. Ora a distanza di un anno proprio il sindaco e associazioni pro gender tornano alla carica, con un convegno sull’ “Educazione sessuale e affettiva a scuola”, organizzato da Uaar Modena e Circolo Arci Ri-balta. Nella locandina si parla espressamente di quella vicenda e di Pro Vita & Famiglia» scrivono gli attivisti nel loro Dossier in merito a un evento del maggio 2023.

La Formazione Obbligatoria PRO-LGBTQ per gli Insegnanti Romani

Ancor peggio è avvenuto nel comune di Roma Capitale:

«Gli educatori di asili nido e scuola dell’infanzia, lo scorso 9 maggio, sono stati obbligati dal Comune di Roma a seguire il corso “De-Costruire gli stereotipi di genere” tenuto dall’associazione “Scosse”, impegnata da anni in progetti gender. Un corso che ha invitato gli insegnanti a far entrare pervasivamente l’ideologia gender nelle scuole, prospettiva per cui non si nasce maschi e femmine, ma il sesso sarebbe “assegnato alla nascita”, annientando così ogni differenza fin dalla prima infanzia. Si vogliono così indottrinare i bambini a superare “le gabbie di genere” in modo che da adulti siano in grado di mettere in discussione “un sistema estremamente binario”».

ROMA PRIDE: SINISTRA LUSSURIA! Politici PD & Circolo Mieli, Intitolato a Fautore di PEDOFILIA. Show Blasfemo di “Gesù” LGBT

In un reportage sul Roma Pride del giugno 2022 avevamo evidenziato in una incontestabile fotografia come l’allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri (entrambi esponenti del Partito Democratico) abbiano guidato il corteo accanto a uno striscione del Circolo Mario Mieli, intitolato al pioniere del transgenderismo italiano e autore di libri con palesi allusioni pedofile.

Nell’ottobre scorso nella capitale è stata adottata la Carriera Alias presso l’Istituto Comprensivo Simonetta Salacone che racchiude, al suo interno, scuole dell’infanzia, elementare e media.

GENDER, PIOGGIA DI MILIONI STATALI. PURE AL CIRCOLO IN TITOLATO AL PALADINO DELLA PEDOFILIA. In Italia SOS Pedopornografia

E nello stesso mese, come evidenzia ancora il dossier di PROVITA & Famiglia: «Roma Capitale, tramite il progetto “Roma Scuo-la Aperta. Mappa della città educante” e in particolare l’iniziativa “Ti presento Andrea. Viaggio nella comunità LGBTQIA+” rivolto a scuole medie, licei e istituti professionali, previsto da novembre 2023 a maggio 2024, propone di parlare agli studenti di tematiche gender, Lgbtqia+ e fare visita presso le sedi e i luoghi delle associazioni arcobaleno. Il tutto senza fare mai accenno al consenso informato preventivo dei genitori».

A novembre, come riferito dall’associazione, nella città di Padova è partito il progetto Scholé, proposto dalla cooperativa sociale Equality. Scholé viene definito come un “progetto innovativo di durata quadriennale” rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 17 anni di età. Tra i temi trattati anche quelli delicati e non adatti al mondo scolastico quali il revenge-porn, identità sessuale, omo-lesbo-bi-transfobia.

Guide Shock e Convegno su Scambismo, Poliamore e Rapporti Sessuali Dolorosi

«Parlare ai bambini da 0 fino ai 13 anni di: approccio intersezionale, coming out, identità di genere, orientamento affettivo e sessuale, outing, sesso, sessualità e svariati altri argomenti sul genere. E’ lo scopo della guida choc per insegnanti che operano con piccoli 0-13 anni, realizzato dalla Casa della donna di Pisa, insieme alla ong fiorentina Cospe» nel dicembre 2022.

Nel dossier viene citato un elenco di libretti sulla cultura gender destinati alle scuole di ogni ordine e grado, molti dei quali realizzati con finanziamenti pubblici, e si pone l’accento su un’altra iniziativa prevista per l’anno prossimo.

«E’ gravissima l’iniziativa gender promossa dal Comune di Pontassieve, guidata dall’esponente del Pd Monica Marini, in provincia di Firenze, partita dallo scorso 29 novembre, che proseguirà per i prossimi mesi, dal titolo “Facciamo (che parliamo di) sesso!”, organizzati dalla Consulta dei Giovani di Pontassieve. Uno degli incontri sarà addirittura presso l’Istituto Statale Superiore Ernesto Balducci, diretto dal professor Renato Giroldini, con precisa indicazione che si terrà in orario scolastico. In quell’occasione, a febbraio, si parlerà di pornografia e idealizzazione del sesso, del sesso come tabù e di rapporti dolorosi e patologie annesse, mentre negli altri incontri al di fuori della scuola saranno proposti temi delicati e in alcuni casi aberranti come scambismo, poliamore e relazioni aperte, identità di genere, parafilie, comportamenti “non convenzionali” e metodi contraccettivi».

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«In questo dossier, che bene fa capire cos’è il gender nelle scuole e l’ampiezza del fenomeno, riportiamo una selezione dei principali progetti e iniziative, applicati nelle scuole italiane o comunque rivolti a studenti o docenti, che si ispirano alla teoria di genere – prodotto dei “gender studies” – o/e alle teorie omosessualiste delle associazioni LGBT. Queste teorie hanno infatti principi e conseguenze comuni e nella pratica spesso si presentano assieme» precisano gli autori di PROVITA & Famiglia.

BENEDIZIONE ALLE COPPIE GAY DAL VATICANO: PER AMARSI NELL’HOTEL AFFITTATO A GATES… Santa Sede Rinnega la Precedente Dottrina in una Virata di Teosofia Massonica AntiBiblica

«Spesso il progetto esaminato non si riferisce solo a un singolo “caso”, In quanto un progetto è suscettibile di applicazione in più istituti scolastici e in alcune ipotesi si tratta di progetti che hanno coinvolto gran parte del corpo docente, o molteplici scuole, di intere Regioni o Province. I progetti e le iniziative di questo tipo, con il pretesto di educare all’uguaglianza e di combattere le discriminazioni, il bullismo, la violenza di genere o i cattivi stereotipi, spesso promuovono: l’equiparazione di ogni orientamento sessuale e di ogni tipo di “famiglia”; la prevalenza dell’ “identità di genere” sul sesso biologico (e la conseguente normalizzazione della transessualità e del transgenderismo); la decostruzione di ogni comportamento o ruolo tipicamente maschile o femminile insinuando che si tratterebbe sempre di arbitrarie imposizioni culturali; la sessualizzazione precoce dei giovani e dei bambini».

I GAY POSSONO FARE I PADRINI AL BATTESIMO. Grazie ai Massoni LGBTQ che fanno i Cardinali…

I cattolici cristiani italiani, oltreché a provare sconcerto per la nuova dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede sulle benedizione delle coppie gay che sta mettendo in imbarazzo il Vaticano davanti al mondo intero, dovrebbero occuparsi di quanto sta avvenendo nelle scuole dei loro figli.

E battersi perché anche nell’evoluto occidente sia vietata la propaganda gender tra i minori come avvenuto nella Russia del presidente Vladimir Putin, ultimo vero baluardo del Cristianesimo contro la Lobby LGBTQ del Nuovo Ordine Mondiale.

Carlo Domenico Cristofori
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FONTI PRINCIPALI

PROVITA & FAMIGLIA – DOSSIER – Progetti applicati nelle scuole italiane ispirati alla teoria gender

GOSPA NEWS – DOSSIER GENDER

GOSPA NEWS – NWO – COSPIRAZIONI – MASSONERIA

GOSPA NEWS – RELIGIONE CRISTIANA

RUSSIA: ULTIMO VERO BALUARDO DEL CRISTIANESIMO. Propaganda LGBT vietata da Mosca per Proteggere i Minori da Gender e Pedofilia

PEDOFILIA ONLINE SU FACEBOOK: DENUNCIATI 146 GRUPPI. Orchi in Chat a causa delI’IperSessualizzazione tra Minori Permessa da Zuckerberg

To Understand Israeli LGBTQ Propaganda we have to Learn Difference between Masonic-Zionism and Judaism

LA CHIESA CATTOLICA NON E’ INFALLIBILE. Dal Tradimento di Pietro alla Condanna di Galileo. Dal Rogo di Giovanna d’Arco alla Benedizione di Vaccini Killer e Gay

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Carlo Domenico Cristofori

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