LA PATRIA DELLA MELONI E’ SENZA DIO. Insegnante Sospesa per l’Ave Maria in Classe. Visita Solidale del Sottosegretario Sgarbi

LA PATRIA DELLA MELONI E’ SENZA DIO. Insegnante Sospesa per l’Ave Maria in Classe. Visita Solidale del Sottosegretario Sgarbi

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Nell’immagine di copertina l’incontro in una chiesa sarda tra il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e l’insegnante sospesa Marisa Francescangeli

di Carlo Domenico Cristofori

La fanciulla politica Giorgia Meloni fin dal periodo scolastico è cresciuta nel Fronte della Gioventù che aveva ereditato i valori del Movimento Sociale e del duce Benito Mussolini: Dio, Patria e Famiglia. I Camerati dalle Camice Nere hanno sempre vissuto la loro religione sull’esempio del lussurioso Re Salomone, il quale, secondo la Bibbia (Re 1,11), “aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine”e “le sue donne gli fecero deviare il cuore”, piuttosto che su quello del casto Gesù Cristo.

Ma hanno sempre coltivato nelle loro famiglie la sacralità di matrimoni, magari non sempre riusciti ma perlopiù saldi nella loro benedizione almeno nell’apparenza, proprio al fine di non tradire il primo cardine di quella parte “sana” dell’ideologia morale del Fascismo: DIO. Tale fede cristiana, se fosse stata profondamente autentica nell’interpretazione evangelica, avrebbe impedito a Mussolini e ai suoi seguaci di imporre l’aberrazione delle leggi razziali.

Per servire il Massonico NWO Meloni si scorda della Patria Cristiana

La nuova premier italiana Giorgia Meloni – perfettamente in armonia con lo svilimento dei valori migliori del Movimento Sociale avvenuto con la nascita del partito Fratelli d’Italia nell’alveo lobbista ispirato dal suo co-fondatore Guido Crosetto – ha reso pubblico il suo “difetto sociale di fabbrica (l’abbandono del padre)” rinnegando l’importanza di una famiglia cristiana e sposandosi solo civilmente come, giustamente, possono fare anche gli omosessuali grazie alla Legge voluta dal Partito Democratico.

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Se non si parte da queste premesse diventa difficile capire perché la patria Italia, ora guidata da lei, con l’onore ed onere di essere la prima femmina diventata presidente del Consiglio nella storia politica del Bel Paese, ha poca speranza di ritrovare le sue autentiche radici cristiane in politica.

Perché proprio lei che ora comanda pare averle completamente scordate nel momento in cui si è affiliata all’Aspen Institute, il think-tank dei Rockefeller in cui si specchia il Gotha della cultura massonica del Nuovo Ordine Mondiale.

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Anche perché Meloni ha già dato dimostrazione sulle questioni scottanti della guerra in Ucraina e dei vaccini Covid che il fascino dei salotti di Bruxelles, dove bazzicano gli ammaliatori della Lobby delle Armi (di cui è rappresentante storico proprio Crosetto, attuale Ministro della Difesa in quota FdI) e della Big Pharma, hanno già stimolato le sue femminee voluttà ben più degli amori patriottici di difesa dell’etica cristiana nonché della fragile economia e geopolitica italiana.

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Esiste il fondato timore che per far felice la consorteria massonica e ateista dell’Unione Europea la premier italiana rimanga totalmente indifferente anche alle battaglie contro la tracimante propaganda LGBTQ sulla cultura gender tra i minori e la difesa dei valori cristiani a cui lei stessa ha abiurato rinunciando da anni al sacramento del matrimonio per vivere more uxorio la sua nota relazione.

Presunti diritti e palesi soprusi contro i minori si mescono e ribollono nel calderone infernale del “transgenderismo”, una pericolosa ideologia colonizzante secondo Papa Francesco, dal quale si spargono fetori venefici che stanno contaminando la società contemporanea per asfissiare ogni insegnamento biblico dove si condanna lo scandalo contro gli infanti e l’abominio della sodomia: fino al 17 maggio 1990 ritenta una malattia psichiatrica.

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“Fragilità il tuo nome è donna” fece dire William Shakespeare al suo Principe Amleto dinnanzi alle frettolose nozze della madre con lo zio sebbene quest’ultimo avesse ucciso il fratello per ereditare il trono.

Ancor più severo è il canto del Duca di Mantova nel Rigoletto di Giuseppe Verdi:

La donna è mobile/Qual piuma al vento,/Muta d’accento – e di pensiero.
Sempre un amabile,/Leggiadro viso,/In pianto o in riso, – è menzognero.
È sempre misero/Chi a lei s’affida,/Chi le confida – mal cauto il core!
Pur mai non sentesi/Felice appieno/Chi su quel seno – non liba amore!

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Nonostante relazioni sentimentali infelici a conferma dei sopracitati stereotipi, mi dissocio da queste qualunquistiche e indebite etichette letterarie sulla donna che, nel seno di Dio, ha saputo essere esempio di somma virtù sia con o senza la famiglia: basti pensare alla Santissima Vergine Maria, Ildegarda di Bingen, Giovanna d’Arco, Giulia di Barolo, Madre Teresa di Calcutta, le mogli veggenti di Medjugorie…

A Scuola Lezioni Gender Permesse, Ave Maria vietate

Un esempio stentoreo di tale virtuosa espressione del gentil sesso è rappresentato oggi dall’insegnante sarda Marisa Francescangeli che non si è curata della deriva laicista e pornografica in cui è disceso il Ministero dell’Istruzione con le lezioni di sessualità transgender persino per i bimbi immacolati delle elementari. Spiegare la sodomia a un fanciullo non può essere definita altro che pornografia “virtuale” anche in assenza di espliciti disegni…

La docente ha invitato i suoi allievi della scuola primaria a recitare Padre Nostro ed Ave Maria beccandosi così una vergognosa sospensione degna del peggiore comunismo stalinista o maoista. Poco importa che chiunque fosse in classe abbia potuto esprimere la sua libertà limitandosi a guardare fuori dalla finestra senza recitarle.

Il “crimine” sussiste per l’iniziativa religiosa in sé. Mentre non c’è se si educa alla masturbazione psicologica omosessuale…

E’ in questa dicotomia aberrante che assume dirompente infamia l’accaduto!

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Lo Stato Italiano di cui la premier Meloni incarna l’essenza a Palazzo Chigi ha messo in moto la sua macchina aberrante e anti-umana mentre lei, adusa intervenire a parlare di qualsiasi quisquilia effimera.

“No alla lobby Lgbt! No violenza islamista! No all’immigrazione! No alla grande finanza internazionale” gridò la leader di Fratelli d’Italia nel giugno 2022 dal palco del movimento politico VOX in Spagna. Poi ha passato le forche caudine del Quirinale per ottenere la nomina a Presidente del Consiglio e ha perso per strada temi etici che peraltro erano sulla sua bandiera politica ma forse non nel suo cuore di figlia ribelle al padre fuggiasco.

L’Insegnante Sospesa per le Preghiere Cristiane in Classe

Torniamo all’emblematico caso dell’insegnante sarda e riassumiamolo in poche righe per i pochi a cui è sfuggito.

L’insegnante sarda sospesa Marisa Francescangeli

«Venti giorni di sospensione per una preghiera. È il provvedimento disciplinare inflitto ai danni di Marisa Francescangeli, maestra nella scuola primaria di San Vero Milis (Oristano), dopo che il 22 dicembre 2022 ha recitato una Ave Maria e un Padre Nostro con i suoi studenti per fare loro gli auguri di Natale. Oltre alla sospensione, le sarà anche ridotto lo stipendio» riportano i media menzionando l’intervento in sua difesa di un leghista siciliano.

Sulla vicenda ha preso infatti posizione l’assessore all’Istruzione della Regione Siciliana Mimmo Turano. “La maestra sospesa per le preghiere in classe la prenderò come consulente” dice in un video pubblicato sui social.

Le Reazioni della Politica e la Visita del Sottosegretario Sgarbi

«Desidero esprimere tutta la mia solidarietà alla maestra che dopo aver recitato una preghiera in classe è stata raggiunta da un provvedimento di sospensione con riduzione dello stipendio». Barbara Polo, deputata sarda di Fratelli d’Italia è vicina alla maestra sospesa dall’insegnamento per aver pregato in classe coi bambini a San Vero Milis (Oristano).

«Sono fermamente convinta che la preghiera non porti con se alcun disvalore o insegnamento negativo per i nostri ragazzi – commenta – Nonostante i continui tentativi, nessuno potrà mai cancellare le radici cattoliche della nostra Nazione».

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«Seguirò con attenzione le osservazioni e i chiarimenti del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, cui il collega Francesco Mura indirizzerà un interrogazione parlamentare. La cultura cattolica è parte integrante e fondamentale del panorama culturale italiano e pertanto se ne deve poter parlare liberamente all’interno della scuola.  Non siamo disponibili ad arretrare di un metro in merito alla difesa dei nostri valori» ha concluso la deputata locale del partito di Giorgia Meloni.

Purtroppo lo ha fatto con l’ingenuità di chi non ha capito che la premier italiana è ormai salita sul carro UE guidato da George Soros e Bill Gates che l’hanno portata nella reggia dorata di Bruxelles preparandole un’alcova sontuosa dentro cui potrà dare sfogo a tutta la sua concupiscenza politica del potere. Pertanto non solo non vorrà ma non potrà più tornare ad occuparsi di bazzecole come i valori cristiani in cui non ha mai veramente creduto.

E’ il trapasso della triade virtuosa di destra DIO, Patria e Famiglia a quella anti-cristiana scolpita dalla sinistra di Mammona, Nuovo Ordine Mondiale e Lobby.

Chiudiamo con un duplice tributo al Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ieri ha incontrato proprio l’insegnante sospesa per esprimerle la sua solidarietà pregando anche con lei all’interno di una chiesa dove sono stati fotografati.

«L’ho interrogata e ho scoperto che era assolutamente colpevole di quello che ha fatto. E cioè insegnare gli stessi valori su cui si fonda la nostra civiltà» ha detto il critico d’arte che ha lanciato sui social un video di lucida quanto ficcante polemica.

Carlo Domenico Cristofori
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La Riflessione sull’Ave Maria a scuola di Vittorio Sgarbi

Ave Maria a scuola, la libertà dell’insegnante è sacra

di Vittorio Sgarbi – pubblicato in origine sul Blog di Nicola Porro

I link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori

La disciplina è fatta di abitudini, di esercizio. E niente come la preghiera comporta disciplina, ripetizione, come imparare a memoria le poesie. Si comincia con le preghiere, e non nell’ora di religione, ma per rendere Dio una presenza quotidiana. La Madonna, ave Maria, è la madre: ripensatene i versi. “Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.”

Parole semplici e purissime. Una poesia. Qualcuno punirebbe un insegnante per aver fatto recitare questi versi: “Felice chi è diverso, essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso essendo egli comune.” Sono una preghiera. Anzi, un monito. Contro chi ostenta la propria diversità. Non dobbiamo subirlo ogni giorno, nella pubblicità, nella televisione, senza sanzioni? La libertà dell’insegnante è sacra, perché egli deve trasmettere il sapere. Lo studente deve apprendere. Poi, se il sistema di conoscenza non lo persuade, liberamente ribellarsi. A cosa, sennò? Se non sa.

LE VITTORIE DELLA SIGNORA DI LOURDES CONTRO I MASSONI. La Grotta di Massabielle riaperta dall’Imperatrice e i Patti Lateranensi

Il Padre nostro è ancora più chiaro e fondante. “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.” Solo per l’amen capiamo che è una preghiera. Altrimenti ne intendiamo la forza fondante, il sostegno. Per anni i teologi e i catechisti hanno discusso sulla conclusine, finalmente mutandola, nella sua ambiguità che legittimerebbe l’azione disciplinare: “Non indurci in tentazione”. E quale subdolo padre lo farebbe? Quale severità vorrebbe esercitare? Ecco allora il più conveniente, e carico di misericordia: “Non abbandonarci alla tentazione”.

Cosa di diverso da: “Ma perché pria del tempo a sé il mortale, invidierà l’illusïon che spento. Pur lo sofferma al limitar di Dite? Non vive ei forse anche sotterra, quando gli sarà muta l’armonia del giorno, se può destarla con soavi cure nella mente de’ suoi? Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l’amico estinto e l’estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall’insultar de’ nembi e dal profano piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, e di fiori odorata arbore amica le ceneri di molli ombre consoli. Sol chi non lascia eredità d’affetti poca gioja ha dell’urna”.

IL MISTERO DELLA DIVINA MISERICORDIA. Miracolo d’Amore nella Sofferenza di Gesù con Santa Faustina e San Giovanni Paolo II

Proibiremo di insegnare anche questo perché esalta i cimiteri e richiama l’eterno riposo: “L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen”. È la preghiera che viene dal cuore, il concetto del ricordo e dell’amore che lega ognuno di noi ai propri cari che non ci sono più. Sono parole inevitabili, come il respiro. Il respiro per i morti. Proibirle? Non insegnarle? Sembra una invocazione semplice, necessaria e si impara subito a memoria. Cosa c’entra la scuola laica? È la testimonianza della condizione umana, della precarietà e della speranza.

Di un morto non si dice: “È in cielo!”, mentre lo si seppellisce sotto terra, in un loculo che lo separa e lo sprofonda, per andare a vistarlo nel suo sepolcro, immutabile e ultima casa: si recita in suffragio dei defunti soprattutto appena svegli al mattino e prima di coricarsi alla sera, insieme al Padre Nostro, l’Ave Maria e all’Angelo custode. Così ha sempre fatto e ci insegnato a fare mio padre prima di addormentarsi, alla fine del giorno operoso. In attesa del prossimo. Lui farmacista, che curava i corpi, e coltivava la propria anima e la nostra. Il padre è il primo maestro: sanzionare anche lui?

EUCARISTIA E PENTECOSTE: DONI SOPRANNATURALI DELL’ULTIMA CENA. Le Rivelazioni dei Vangeli degli Apostoli Giovanni e Matteo

Una preghiera accorata l’Eterno riposo, ma se ci applichiamo ad analizzarla, troviamo la ripetizione per due volte della parola riposo. Al centro la luce, che si chiede splenda per i morti. Il ritmo sommesso e dolente, e allo stesso tempo accorato, forte. Lo stesso delle Messe da requiem composte da Orlando di Lasso, Mozart, Verdi, Fauré, che iniziano con l’introito gregoriano del Requiem. L’Eterno riposo deriva dal IV libro di Esdra (II 33-48), apocrifo dell’Antico Testamento:

“…expectate pastorem vestrum,requiem eternitatis dabit vobis, quoniam in proximo est ille, qui in finem saeculi adveniet. Parati estote ad praemia regni, quia lux perpetua lucebit vobis per aeternitatem temporis”.

“…aspettate il vostro pastore, vi darà l’eterno riposo perché è prossimo colui che deve venire alla fine dei secoli. Siate pronti e riceverete il premio del regno, perché nei secoli dei secoli splenderà su di voi la luce perpetua. Fuggite le tenebre del secolo presente, ricevete la gioia della vostra gloria”.

DEVIANZE GENDER LGBT, TORMENTI DI VACCINI, FURORI DI GUERRE, TIMORI DI APOCALISSE. Profezie Bibliche su Giusti ed Empi

Il passo è ripreso dai Padri della Chiesa e nel VI secolo entra nel Graduale Romano, libro liturgico del Rito romano della Chiesa cattolica, ma è diffuso già da tempo sulle iscrizioni funebri. La formula Requiem aeternam det tibi Dominus et lux perpetua luceat tibi, identica alla nostra preghiera ma volta al singolare, si ripete nella necropoli cristiana di V secolo di Ain Zara, nei pressi di Tripoli in Libia.

Non è sufficiente la densità della sua storia a farlo insegnare? Non è sufficiente l’intensità del suo risalire dal profondo della nostra sensibilità di sopravvissuti, per dirlo all’unisono con i nostri allievi. Cosa ci deve unire, se non si intende che essere cristiani vuol dire essere uomini?

La donna di Lollove acconsente, e rilancia con convinzione.

Vittorio Sgarbi, 10 aprile 2023 – – pubblicato in origine sul Blog di Nicola Porro


MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – APOCALISSE TERRA

GOSPA NEWS – RELIGIONE CRISTIANA

GOSPA NEWS – CRISTIANI PERSEGUITATI

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Carlo Domenico Cristofori

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